I numeri: dai sequestri alle frodi fiscali, passando per il contrasto alla criminalità organizzata
Nel 2022 e nei primi cinque mesi del 2023, la Guardia di Finanza di Taranto ha eseguito circa 11 mila interventi ispettivi e oltre 1.000 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia. Ecco alcuni numeri sulle principali attività svolte, rilasciati nel 249esimo anniversario del Corpo.
Le attività investigative e di analisi sui crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica hanno permesso di sequestrare crediti inesistenti per un ammontare di oltre 206 milioni. Sono stati individuati 53 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco, e 397 lavoratori irregolari.
Scoperti, inoltre, 2 casi di evasione fiscale internazionale, di cui uno riconducibile ad una stabile organizzazione con residenza fiscale fittizia in un paese estero. I soggetti denunciati per reati tributari sono 115, di cui 2 tratti in arresto. Il valore dei beni sequestrati quale profitto dell’evasione e delle frodi fiscali è di oltre 81 milioni. Sono state avanzate 28 proposte di cessazione della partita Iva e di cancellazione dalla banca dati Vies nei confronti di soggetti economici connotati da profili di pericolosità fiscale. I 164 interventi in materia di accise hanno permesso di accertare oltre 117 mila tonnellate di prodotto consumate in frode. Le frodi scoperte ai danni delle risorse dell’Unione europea ammontano a oltre 800 mila euro mentre quelle relative ai finanziamenti nazionali, alla spesa previdenziale e assistenziale sono pari a 4,6 milioni. In materia di reddito di cittadinanza sono stati eseguiti 379 controlli, tutti selettivamente orientati grazie a mirate analisi di rischio sviluppate dalla Componente speciale, che hanno consentito di accertare contributi indebitamente richiesti e/o percepiti per circa 3 milioni di euro e denunciare 292 responsabili.
In tema di appalti, sono state monitorate procedure contrattuali per oltre 91 milioni. In materia di riciclaggio e autoriciclaggio sono stati eseguiti 19 interventi, che hanno portato alla denuncia di 30 persone, di cui 8 tratte in arresto, e al sequestro di beni per un valore di oltre 1,6 milioni. Sono state analizzate 237 segnalazioni di operazioni sospette. In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 253 soggetti, conclusi con l’applicazione di provvedimenti di sequestro e confisca per un totale di circa 22 milioni di euro. Ammonta, invece, a 29 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per l’applicazione delle misure ablatorie. Tra questi, ai sensi del Codice Antimafia, si annoverano 14 misure di prevenzione nei confronti di soggetti connotati da c.d. “pericolosità economico-finanziaria” ai quali sono conseguiti sequestri per oltre 19,5 milioni di euro e confische per circa 2,5 milioni di euro. Sono stati eseguiti, poi, 386 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia. Nel periodo in esame, i Reparti del Corpo hanno sequestrato oltre 43 chilogrammi di sostanze stupefacenti, in prevalenza costituite da cocaina (2,5 chilogrammi), hashish (10 chilogrammi) e marijuana (30 chilogrammi), denunciando all’A.G. 90 soggetti (di cui 8 in stato di arresto) e segnalandone 197 al Prefetto.
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