Rosario Vitale, 50 anni, avrebbe sparato dopo una violenta lite a causa di dissidi familiari

Un uomo di 44 anni, Davide Vitale, è stato ucciso, a colpi di pistola, a San Gregorio di Catania, in provincia di Catania, in via Masaccio, intorno alle 3 di notte. I carabinieri della compagnia di Gravina di Catania hanno fermato il fratello Rosario, 50 anni, sospettato dell’omicidio che in questo momento si trova in caserma. Il 44enne è stato ucciso all’interno della corte di un’abitazione.

I fatti

Rosario Vitale, catanese, 50 anni, fa il cuoco ed è pregiudicato. Aveva precedenti anche la vittima, che era anche tossicodipendente e precedentemente sottoposta a Tso. Da una prima ricostruzione dei fatti, sarebbe emerso che nella notte la vittima si è presentata all’esterno dell’ingresso dell’abitazione del fratello minacciandolo con un coltello. Ne sarebbe quindi scaturita una violenta lite, alla presenza anche del figlio ventenne di Rosario Vitale. L’uomo, che è stato tratto in arresto, avrebbe esploso 3 o 4 colpi di arma da fuoco, 2 dei quali hanno colpito il fratello alla testa e al torace. Successivamente avrebbe spostato il cadavere all’interno del cortile dell’abitazione, decidendo successivamente di costituirsi. Nel frattempo però è stato bloccato sul posto dai carabinieri. Nel corso dei rilievi effettuati dalla sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale di Catania è stato accertato che la pistola che sarebbe stata utilizzata per il delitto è una Beretta cal. 9×21 con matricola punzonata, illegalmente detenuta. L’arma è stata sequestrata per gli accertamenti tecnici del Ris di Messina, insieme al coltello che avrebbe portato con sé la vittima. Il gesto sarebbe da ricondurre a conflitti di natura familiare che si protraevano da anni. L’uomo, dopo le formalità di rito, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato portato presso la casa circondariale di Catania Piazza Lanza. 

Carabinieri: movente potrebbero essere dissidi familiari

“Secondo una prima ricostruzione l’uomo si sarebbe presentato a casa del fratello minacciandolo con un coltello, per difendersi il fratello avrebbe sparato contro di lui dei colpi con una pistola, illegalmente detenuta. Il movente potrebbe essere per dissidi di natura familiare“. Così Giuseppe Anobile, comandante della Compagnia Carabinieri di Gravina di Catania

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata