Fugatti la ha firmata ieri: "Provvedimento sospeso fino all'11 maggio"

Nuova ordinanza di abbattimento per l’orsa JJ4: l’ha firmata nella tarda serata di ieri il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. “Il provvedimento viene però sospeso fino all’11 maggio, in attesa del pronunciamento del Tar – si legge nel provvedimento -. Una volta ottenuto questo, l’abbattimento deve essere effettuato al più presto”. La Lav ha già comunicato il ricorso urgente contro la misura decisa dalla Provincia e ha depositato a procura della Repubblica, a carabinieri, all’azienda sanitaria.

La reazione degli animalisti

“Non possiamo escludere che il piccolo trovato morto fosse il figlio JJ4. Attendiamo risposte per dissipare i nostri dubbi e per avere notizie dei cucciolini di JJ4. Vorremmo risposte chiare anche per tranquillizzare i tantissimi che ci scrivono per avere notizie e rassicurazioni”. Lo dice Gian Marco Prampolini, presidente Leal, sottolineando “la preoccupazione per lo stato di salute dell’orsa dei quali non si hanno notizie certe”. 

 “Con tutta evidenza l’intento del presidente della Provincia è quello di poter procedere immediatamente all’abbattimento dell’orsa nel caso di via libera da parte del Tar il giorno 11 maggio. Alla luce di questi provvedimenti il nostro ufficio legale sta depositando denuncia e istanza di sequestro dell’animale e sta valutando anche il deposito del ricorso al Tar avverso questa nuova ordinanza”.

Provincia: “Nuova ordinanza abbattimento orsa JJ4 è atto dovuto”

Attraverso un decreto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha disposto la rimozione tramite abbattimento dell’esemplare JJ4, che lo scorso 5 aprile ha compiuto l’aggressione mortale ai danni del 26enne Andrea Papi nei boschi di Caldes. “Il decreto, quale atto di recepimento del parere di Ispra del 18 aprile, è un atto dovuto per il completamento dell’istruttoria, come richiesto dal Tar – fa sapere la Provincia -. Secondo l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, l’abbattimento risulta coerente con il Pacobace e, pertanto, tecnicamente percorribile. Per quanto riguarda invece la praticabilità di un eventuale trasferimento in altro sito esterno al territorio regionale, anche estero, questo dovrà “offrire inderogabilmente elevati standard per le esigenze di sicurezza e di incolumità per i suoi frequentatori”. Ispra precisa che, in Italia, “la competenza di valutazioni sull’idoneità di siti adeguati a contenere animali pericolosi è di pertinenza della Commissione Scientifica Cites” e specifica che “i soggetti responsabili della decisione del trasferimento dovranno valutare con attenzione ogni elemento che possa comportare rischi di fuga, nonché il possibile rischio di aggressione verso altri esemplari di orso qualora non sia possibile la captivazione individuale”. L’abbattimento dell’animale è sospeso fino all’11 maggio, quando il Tar di Trento tratterà collegialmente la questione, dopo la sospensione dell’efficacia dell’ordinanza del presidente firmata l’8 aprile.

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