(LaPresse) – “La nostra assistita è la ragazza che è stata coinvolta maggiormente in questa violenza di branco ed è quello che non dobbiamo dimenticare. Oggi l’imputato è uno, altri due hanno scelto il giudizio abbreviato, ma la violenza riguarda un branco. Gli amici della ragazza hanno cercato di difenderla ma uno ha avuto un braccio rotto nella furia bestiale”. È quanto ha detto l’avvocato Carlo Pellegri che con la collega Silvia Allai difende la studentessa 19enne abusata dal branco in piazza Duomo a Milano la notte di Capodanno, nella prima udienza del processo. In questi mesi la giovane “si è buttata sullo studio e la famiglia le è stata molto vicino”. La giovane “si aspetta giustizia da questo processo, si aspetta delle condanne ma soprattutto velocità. La procura di Milano ha dato questi segnali ed è importante – ha aggiunto il legale -. Non sentirsi soli in vicende di questo tipo aiuta. La vicinanza della magistratura e del Comune di Milano, che si è costituito parte civile, certamente aiuta“. Il danno che la 19enne avrebbe subito, per i suoi legali “è non inferiore a 100 mila euro e il collegio valuterà se poi approfondire, disponendo una perizia medico legale. C’è un danno biologico, un danno dall’integrità della persona e una limitazione alla capacita di scegliere liberamente dei propri rapporti, che in questo caso la ragazza certamente non ha avuto”, hanno concluso i suoi avvocati.

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