La Guardasigilli Cartabia alle commemorazioni: "Processo non è a rischio, famiglie avranno giustizia"

 (LaPresse) Al via a Genova la cerimonia di commemorazione delle 43 vittime del Ponte Morandi, crollato il 14 agosto 2018. Si tiene all’interno della Radura della Memoria dove si sono riunite le autorità locali, dal sindaco di Genova Marco Bucci al Presidente della Regione Giovanni Toti e quelle nazionali in rappresentanza del governo ci sono i ministri Enrico Giovannini e Marta Cartabia. Dopo gli interventi sul palco, allestito nell’area attigua a via Fillak, si terrà la deposizione delle corone di fiori tra cui quelle della presidenza della Repubblica e del Consiglio, e infine alle 11,36 il minuto di silenzio per le vittime.

Genova, Cartabia si commuove: “Sono qui da madre”

Ho sentito le parole di tante madri, ho guardato nei loro occhi e sono qui da madre per sentire anche io sulla mia pelle lo strazio di quelle madri per cui il tempo si è fermato 3 anni fa. Per quanto sia doloroso far memoria qui a Genova è esigenza collettiva per tutto il Paese”. Lo ha detto oggi il ministro della Giustizia Marta Cartabia, commuovendosi, nel corso della commemorazione a tre anni dal crollo del ponte Morandi di Genova.

Nessun rischio prescrizione per il processo sul crollo

 “Nelle ultime settimane so che è stata di per voi e tutta la città fonte di preoccupazione l’opinione del tutto destituita di fondamento per cui la riforma del processo penale potrebbe frustrare la vostra domanda di verità e giustizia. L’ho detto più volte e voglio ripeterlo: non c’è mai stato alcun rischio per il processo sul crollo del ponte Morandi”. Lo ha detto oggi il ministro della Giustizia Marta Cartabia oggi nel corso della commemorazione a Genova. “Non serve un giurista per verificare che è una riforma che si applica ai reati successivi il 1 gennaio 2020“, ha aggiunto.

Genova, Giovannini: “La memoria va accompagnata con impegno a cambiare”

“Il 14 agosto riporta tutti noi a un ricordo straziante, è impresso in modo indelebile nelle menti e nei cuori dei parenti ma anche dei cittadini italiani. Ricordare e fare memoria non basta, la memoria deve essere accompagnata con l’impegno a cambiare”. Lo ha detto il ministro alle Infrastrutture Enrico Giovannini oggi durante il suo intervento alla commemorazione per le vittime del crollo di ponte Morandi a Genova nel terzo anniversario del disastro.

“La ricostruzione del Ponte San Giorgio ha ricucito il vuoto della materia crollata ma non potrà risanare il dolore. Ha mostrato la capacità di Genova delle istituzioni cittadine e regionali, dei cittadini, delle imprese e dei lavoratori di realizzare un’opera all’avanguardia mondiale”, ha detto ancora il ministro delle Infrastrutture. “In Italia ci sono molti altri ponti, gallerie, viadotti costruiti molti anni fa da mettere in sicurezza, mantenere, in qualche caso da smantellare ricostruire e i liguri lo sanno meglio di tutti; dal 14 agosto di 3 anni fa è cambiato il modo di guardare alla situazione infrastrutturale del paese, con maggiore impegno per la sicurezza, e la nuova stagione di investimenti che si sta aprendo grazie al Next generation Eu sarà diretta anche all’adeguamento del patrimonio infrastrutturale esistente”, ha proseguito Giovannini nel suo intervento. “Sarà un’opera lunga e costosa ma doverosa. Chiedo ai parlamentari di sostenere questo impegno nelle votazioni in Parlamento”, ha concluso.

Ponte Genova, fiocco nero su caselli Aspi e minuto di silenzio

Coccarde nere su tutti i principali caselli del nodo autostradale genovese nel giorno del terzo anniversario del crollo di Ponte Morandi a Genova. Sul sito di Autostrade per l’Italia è comparso un fiocco nero a lutto, fiocco nero apparso anche sulla cancellata esterna della Direzione di Genova dove, a quanto si apprende, alle 11.36 dipendenti e direttore di Tronco hanno osservato un minuto di silenzio. Sui pannelli a messaggio variabile posizionati sulla rete ligure scorre il messaggio: 14/8/2018-14/8/2021. In ricordo delle vittime di Genova. Bandiere a mezz’asta nella sede romana centrale della società e in tutte le direzioni di tronco.

Venerdì fiaccolate a Genova in ricordo delle 43 vittime

Lacrime e palloncini bianchi liberati in cielo accanto al Ponte delle Ratelle, poco dopo la scopertura della nuova targa che indica ‘Passerella 14 agosto 2018, in memoria delle 43 vittime del crollo del ponte Morandi’. Sono terminate sulle sponde del Polcevera, poco sotto il nuovo viadotto San Giorgio di Genova, le tre fiaccolate partite venerdì sera in memoria delle vittime del disastro del 2018. Alla commemorazione ha preso parte anche un gruppo di familiari tra cui Egle Possetti, portavoce del Comitato in memoria delle vittime del Ponte, e la mamma di Mirko Vicini, l’ultima vittima ritrovata sotto le macerie. Dopo gli interventi del vicesindaco e dei presidenti dei municipi, un gruppo di rappresentanti delle pubbliche assistenze della zona, che hanno partecipato ai soccorsi nel 2018, ha liberato in cielo 43 palloncini bianchi dedicando il gesto al ricordo di chi nella tragedia di Genova ha perso la vita.

Presentazione di Cambiamo!, il nuovo movimento politico di Giovanni Toti

Ponte Genova, Toti: “Su costituzione parte civile occorre non fare polemica”

“Sulla costituzione di parte civile, che è anche un fatto tecnico, occorre non fare polemica. Di sicuro non seguiremo i consigli di chi ha promesso invano cose che non sono successe, ma ci muoveremo ascoltando i nostri avvocati per dare il massimo ritorno e il massimo risarcimento a questo territorio”. Lo ha affermato il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti questa mattina margine delle celebrazioni in occasione della commemorazione dei 3 anni dal crollo del viadotto Morandi a Genova.

“Chi alimenta il tema della costituzione di parte civile – ha aggiunto- è la stessa parte che girava in lungo e in largo la Liguria dicendo che si potevano ritirare a costo zero le concessioni di autostrade. Sì e visto com’è finita. La costituzione di parte civile avverrà quando entreremo nella fase dibattimentale del processo, che è ancora nella fase istruttoria, quindi tra molti e molti mesi. La fede dibattimentale non comincerà prima della prossima primavera”.

Ponte Genova, Salvini: “Pretendiamo giustizia per le 43 vittime”

“Tre anni fa una tragedia colpì Genova e l’Italia intera: 43 persone persero la vita in seguito al crollo del Ponte Morandi. Noi non dimentichiamo. Un pensiero a chi non c’è più e alle famiglie distrutte dal dolore. Pretendiamo giustizia per loro”. Così, su Twitter, il leader della Lega Matteo Salvini.

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