Nato durante Expo Milano 2015 per cucinare per le persone in difficoltà le eccedenze dei padiglioni dell’esposizione, come era stata annunciato, il Refettorio ha proseguito la sua attività. In tre anni, i 200 senza fissa dimora che sono passati dal Refettorio sono usciti tutti dalla strada. Gli stranieri accolti, circa 400 persone, sono stati aiutati a risolvere le questioni burocratiche relative al permesso di soggiorno e sono riusciti a trovare un lavoro per pagarsi un posto letto e mantenersi. 200 ospiti inviati dai centri di ascolto stanno facendo un serio cammino di recupero della dignità. Sono almeno 800 persone, quelle che hanno trovato nel Refettorio e nella rete di servizi collegati un’occasione per ripartire.

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