Al centro della discussione la diffusione della minaccia terroristica attraverso il web
È iniziata alle 8.30 la prima sessione di lavoro del G7 dell'Interno, ospitato da ieri a Ischia (Napoli). La scelta dell'isola come punto di raccolta di questo vertice è stata fortemente sponsorizzata dallo stesso ministro Marco Minniti dopo il terremoto del 21 agosto scorso, che colpì duramente Casamicciola. E proprio prima dell'inizio dei lavori del G7, Minniti ha incontrato Alessia Lucido Balestrieri, la mamma di Pasquale, Mathias e Ciro, i tre bambini estratti dalle macerie della casa crollata durante il sisma. A richiedere l'incontro la stessa Balestrieri in una lettera inviata al titolare del Viminale.
Il vertice si tiene al Grand Hotel Punta Molino e vede la presenza dei ministri dell'Interno di Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti d'America. Partecipa, inoltre, il Commissario Europeo per le migrazioni, gli affari interni e la cittadinanza Dimitris Avramopoulos, il Commissario Europeo per la Sicurezza dell'Unione Julian King e il Segretario generale dell'Interpol Jurgen Stock.
Al centro della discussione due temi fondamentali: la prevenzione – insieme al settore privato – dell'uso terroristico di Internet e di collaborazione nella lotta ai cosiddetti "foreign fighters" attraverso lo scambio di informazioni e le attività di depotenziamento degli estremisti. Al tavolo dei 7 grandi siedono anche Google, Microsoft, Facebook e Twitter, scelta motivata dallo stesso ministro Minniti, che fa gli onori di casa, per arrivare a un'intesa con i colossi del web nella prevenzione e nel contrasto al terrorismo, visto che il web, ha spiegato il titolare dell'Interno "è decisivo nel processo di radicalizzazione. Più dell'80% delle conversioni e delle radicalizzazioni avvengono infatti su internet".
I lavori si sviluppano oggi in tre sessioni di lavoro: la prima, con inizio alle 8.30, dedicata alla cooperazione in materia di contrasto al terrorismo e, in particolare, ai foreign fighters; la seconda alle 11 in plenaria, sul tema della minaccia terroristica attraverso l'utilizzo di Internet; alle 12.00, la terza sessione sempre dedicata alla minaccia terroristica online con la partecipazione di rappresentanti delle Industrie Tech. A fine lavori una conferenza stampa di chiusura del vertice dei ministri. L'isola è blindata, per l'occasione sono infatti impiegati 1800 uomini delle forze dell'ordine tra polizia, carabinieri e guardia di finanza, che presidiano Punta Molino, dove si svolgeranno i lavori. Presente anche un servizio di vigilanza aereo, con droni della polizia di Stato che già da ieri solcano i cieli di Ischia.
Nel comunicato congiunto sul contrasto alla minaccia terroristica su internet si legge: "Le organizzazioni terroristiche fanno un uso distorto di Internet per diffondere l'ideologia, reclutare nuovi combattenti, incitare agli attacchi, fornire guide sui metodi di attacco e raccogliere fondi per finanziare le loro azioni. È dunque urgente lavorare in collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, incluse le autorità governative, il mondo dell'industria e la società civile, per contrastare efficacemente l'abuso di Internet da parte delle organizzazioni terroristiche". Alla sessione dedicata al contrasto della minaccia terroristica sulla rete, speciale approfondimento nell'ambito della riunione ministeriale, hanno partecipato anche rappresentanti di Google, Microsoft, Facebook e Twitter. "La riunione ministeriale del G7 – si legge ancora – ha fornito un nuovo impulso per migliorare ulteriormente il partenariato con il mondo dell'industria, sviluppato nel quadro dell'Eu InternetForum a partire dal 2015 e rafforzato da iniziative autonome intraprese dall'industria di Internet, come il Global Internet Forum to Counter Terrorism". I partecipanti hanno convenuto che "le società di Internet continueranno ad avere un ruolo proattivo e garantiranno un'azione decisiva finalizzata a rendere le loro piattaforme più ostili al terrorismo e sosterranno azioni volte a potenziare l'empowerment dei partner della società civile nello sviluppo di narrative alternative online".
In particolare, si legge "è necessario accrescere i nostri sforzi congiunti in quattro principali aree operative, segnatamente: 1) l'utilizzo di tecnologie automatizzate per la rapida rilevazione e la rimozione dei contenuti terroristici nonché per la prevenzione della loro ulteriore diffusione; 2) la condivisione delle migliori prassi e tecnologie per migliorare la resilienza delle società più piccole; 3) il miglioramento della nostra base di conoscenza attraverso la ricerca e lo sviluppo; 4) e il potenziamento dell'empowerment dei partner della società civile per sviluppare narrative alternative". L'obiettivo condiviso è quello quindi "di sviluppare forme di cooperazione contro il terrorismo su Internet, sulla base dei principi di reciproca responsabilità e fiducia, difesa dei valori condivisi di libertà, inclusa la libertà di espressione. I partecipanti hanno convenuto sulla necessità di proseguire il dialogo e garantire un follow-up anche a livello di esperti". A questo proposito, i partecipanti alla riunione "hanno concordato sulla necessità di assegnare un ruolo significativo al Global Internet Forum to Counter Terrorism nonchè di sostenere le società più piccole affinché sviluppino le capacità per combattere l'uso distorto per fini terroristici delle loro piattaforme". Infine, la riunione ministeriale del G7 ha accolto con favore la creazione di una Rete di Ricerca Globale da parte del Global Internet Forum, con i rappresentanti delle Istituzioni Accademiche ed esperti per sviluppare congiuntamente l'analisi dell'uso di tecnologie da parte dei terroristi.
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