È quanto emerge dai dati del monitoraggio della Fondazione Gimbe, nell'ultima settimana è diminuita anche la pressione sugli ospedali italiani

Prosegue il calo dei contagi da covid in Italia: negli ultimi 7 giorni, la riduzione è stata dell’8,3%. È quanto emerge dai dati del monitoraggio della Fondazione Gimbe, relativo alla settimana 10-16 febbraio. In termini numerici, i casi registrati sono stati 28.347 a fronte dei 30.901 dell rilevazione precedente.

“Seppur ampiamente sottostimati – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe – i nuovi casi settimanali si confermano in ulteriore calo (-8,3%): da quasi 31 mila nella settimana precedente scendono a oltre 28 mila, con una media mobile a 7 giorni di poco oltre 4 mila casi al giorno. I nuovi casi diminuiscono in tutte le Regioni ad eccezione di Campania (+2,1%), Friuli Venezia Giulia (+2,5%), Lazio (+1,2%) e Molise (+7,7%): dal -3,4% della Basilicata al -31,9% delle Marche. In 25 Province si registra un aumento dei nuovi casi: dal +0,2% di Bari al +57,1% di Sondrio, mentre nelle restanti 78 Province si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -0,3% di Torino al -53,4% di Macerata); stabili Frosinone e Enna con una variazione dello 0%. In nessuna Provincia l’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti.Si registra un lieve calo del numero dei tamponi totali (-2%): da 547.026 della settimana 3-9 febbraio a 536.080 della settimana 10-16 febbraio. In particolare i tamponi rapidi sono diminuiti del 6,5% (-27.797), mentre quelli molecolari sono aumentati del 14% (+16.851) . La media mobile a 7 giorni del tasso di positività si riduce dal 5% al 4,2% per i tamponi molecolari e dal 5,8% al 5,7% per gli antigenici rapidi. 

Balzo in avanti dei decessi da covid nell’ultima settimana in Italia, facendo registrare un +7,2%.  In termini numerici, le vittime sono state 279 negli ultimi 7 giorni, con una media di 43 al giorno rispetto ai 40 della settimana precedente. 

Cala la pressione sugli ospedali italiani: nell’ultima settimana nei reparti ordinari i ricoveri sono calati del 7,5%, mentre nelle intensive del 5,5%. 

“Sul fronte degli ospedali – afferma Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe continua a scendere il numero dei ricoveri sia in area medica (-7,5%) che in terapia intensiva (-5,5%)”. In termini assoluti, i posti letto COVID occupati in area critica, raggiunto il massimo di 347 il 12 dicembre, sono scesi a 154 il 16 febbraio; in area medica, raggiunto il massimo di 9.764 il 12 dicembre, sono scesi a 3.200 il 16 febbraio. Al 16 febbraio il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti covid è del 5% in area medica (dall’1,1% del Molise al 15% dell’Umbria) e dell’1,6% in area critica (dallo 0% di Basilicata, Marche, Molise, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento e Valle d’Aosta al 3,6% dell’Emilia Romagna). “In lieve diminuzione gli ingressi giornalieri in terapia intensiva – puntualizza Mosti – con una media mobile a 7 giorni di 14 ingressi/die rispetto ai 15 della settimana precedente”. 

Crollano le vaccinazioni e le somministrazioni della quarta e della quinta dose. Nell’ultima settimana, secondo il monitoraggio della Fondazione Gimbe, le quarte dosi hanno registrato una flessione del 31%, le quinte del 22,4%. 

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