La rabbia delle Regioni. Il centrodestra attacca il ministro della Salute Speranza

Aggiungi un posto a tavola che c’è un amico in più. Il limite delle quattro persone a tavola al ristorante sia all’aperto sia al chiuso, salvo che siano tutti conviventi, agita le Regioni e fa discutere la maggioranza allargata del governo Draghi. Un’indicazione inserita nelle linee guida sulle riaperture e che sarà al centro di un tavolo tecnico in programma questa mattina. Una mediazione si potrebbe trovare attorno alla revoca, almeno all’aperto, in zona bianca ma questa volta al fronte degli ‘aperturisti’ potrebbe non bastare.

Fonti della Conferenza delle Regioni, già convocata per giovedì pomeriggio prima delle querelle sui tavoli, fanno sapere di essere “sorprese” per l’interpretazione “avvenuta in maniera autonoma” da parte del governo sul tema. Un modus operandi che, a dire delle Regioni, si discosta da quello assunto fino ad ora con un clima “assolutamente collaborativo e di rispetto istituzionale”. Dai territori inoltre viene fatto notare come l’ipotesi del limite di quattro persone al chiuso non sia stati mai “proposta ufficialmente”.

Centrodestra attacca Speranza

A voler archiviare la misura è soprattutto il centrodestra. Il bersaglio, ancora una volta, è il ministro della Salute, Roberto Speranza. “Gli ho chiesto di evitare la ridicola limitazione dei quattro a tavola al ristorante che, almeno nelle zone bianche, non ha più senso”, dice Matteo Salvini. Forza Italia, tramite il capogruppo alla Camera, Roberto Occhiuto, parla apertamente di “scenario lunare” mentre dall’opposizione Giorgia Meloni è netta. Secondo la leader di Fratelli d’Italia il governo continua con “folli misure restrittive utili sono a danneggiare ulteriormente l’economia”. Ma pure all’interno del ministero della Salute le posizioni non sembrano univoche. Il sottosegretario in quota M5S, Pierpaolo Sileri, si augura che il limite delle quattro persone a tavola “venga presto rivisto” mentre il collega Andrea Costa (Noi con l’Italia) chiede che all’aperto si “liberalizzi” il numero dei commensali al tavolo.

Una questione cruciale per il settore della ristorazione, fra i più colpiti dalla pandemia. La Coldiretti parla apertamente di “caos tavolate” che può pesare ulteriormente sugli incassi di un settore che “nell’anno della pandemia ha perso 41 miliardi” di introiti. Con un Italia che si appresa a diventare totalmente bianca dal 21 giugno (con la sola possibile eccezione della Valle d’Aosta), il rebus va risolto in fretta.

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