In commissione Antimafia: "Se ci sono state irregolarità siano sanzionate in un processo"

"Come ho dichiarato anche in udienza non ho mai incontrato Rocco Dominello da solo. A memoria ricordo 3-4 incontri. Una volta ad una cena ad Asti, presenti centinaia di tifosi. Un'altra volta è venuto con Germani in sede per gli auguri natalizi, una volta presso i miei uffici in Lamse con Alessandro D'Angelo in una delle occasioni in cui ho incontrato tutti i tifosi". Lo ha detto il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, in commissione parlamentare Antimafia. Ribadisco che se ho incontrato Dominello è stato solamente in consessi di tifosi – ha aggiunto – ed è pacifico che se non solo io ma tutti i mie dipendenti avessero saputo quello che oggi è emerso mai avremmo avuti rapporti con lui".

"Se ci sono state irregolarità dovranno essere sanzionate in modo adeguato accettando le eventuali responsabilità individuali in un giusto processo fra accusa e difesa" ha sottolineato Agnelli.

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"PENSAVO FOSSE SOLO UN ULTRA". "Voglio ribadire fin da subito che i miei dipendenti Alessandro D'Angelo, Stefano Merulla e l'allora dirigente Francesco Calvo hanno sempre ritenuto di rapportarsi solo ed esclusivamente con soggetti facenti parte del tifo organizzato" ha precisato Agnelli. "Mai nessuno ha avuto il dubbio che Rocco Dominello (oggi sotto processo a Torino, ndr) potesse essere qualcosa di diverso da un semplice ultras".  

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