Primo successo per Calzona, e i campioni d'Italia provano a lanciarsi per il ritorno in Europa

Come rivivere una serata di altri tempi, di quelle che facevano sognare non più di qualche mese fa. Il Napoli risponde presente all’ultima chiamata per l’Europa e lo fa nella maniera più brillante e spettacolare della sua tribolata annata. La tanta inseguita svolta dei campioni d’Italia per raddrizzare quel che resta della stagione sembra essere arrivata sotto il cielo plumbeo di Reggio Emilia, città del Tricolore, dove la squadra di Calzona, mai così vitale e strabordante, affonda il Sassuolo per 6-1 con una prestazione di alto livello, per gioco, aggressività, voglia, tutto coraggio, fame e personalità. Sotto di una rete dopo 17′ nonostante un dominio evidente fin dai primi minuti, la squadra partenopea non si è gettata nello sconforto, ha preso per mano il proprio destino e in una manciata di minuti ha ribaltato tra il 29′ e il 31′ il match con Rrhamani e Osimhen che ha poi messo a segno altre due reti, al 41′ e ad inizio ripresa. Al festival del gol ha preso parte anche Kvaratskhelia con una doppietta al 51′ e al 74′, segno tangibile della fame che ha questo Napoli, desideroso di rimettersi al banchetto dei grandi. La partita perfetta che dà il massimo di autostima per la prossima sfida contro la Juventus.

Primo successo per Calzona

Il nigeriano si conferma ancora una volta il nemico numero uno dei neroverdi portando a nove le sue reti in carriera contro la squadra emiliana, apparsa disorientata, spenta, completamente in balia di un avversario che non gli ha dato possibilità di ragionare. Ma al di là dei meriti del Napoli, la squadra emiliana appare in piena caduta libera, con poche idee, confusa e vittima delle sue stesse paure. Il cambio di allenatore non ha sortito gli effetti sperati, il debutto di Bigica al posto dell’esonerato Dionisi è da choc. Per Calzona, al suo primo successo, invece l’impatto con il suo Napoli è sempre più positivo: con questa vittoria la squadra si riaffaccia in zona Europa, agguanta la Lazio all’ottavo posto a 40 punti e può tornare a sognare.

Il Napoli va sotto ma rimonta

Il tecnico del Napoli lancia Traorè titolare che vince il ballottaggio con Zielinski. Davanti ritorna Politano a comporre il tandem offensivo con Osimhen e Kvaratskhelia. Tra i neroverdi il neoallenatore Bigica lascia in panchina Berardi, alle spalle di Pinamonti c’è Bajrami con Volpato e Laurienté. Il Napoli approccia bene la gara per personalità e aggressività, dominando gli spazi, ed è lucido anche in campo aperto. In una manciata di minuti i partenopei si costruiscono due occasioni, la prima con Traorè con un destro al volo che sfiora il palo e poi con Osimhen, preceduto di un soffio da Ferrari su un assist a centro area di Mario Rui. Il pressing degli ospiti continua ad essere insistente ma al primo affondo è il Sassuolo a fare centro: su un cross di Pedersen, Pinamonti nel tentativo di una mezza rovesciata viene anticipato da Traorè che respinge dal limite dove arriva la conclusione di prima intenzione di Racic che al 17′ mette il pallone nell’angolino basso. Il Napoli, mai così sicuro della sua forza come in questa serata, ha la forza mentale di non farsi prendere dal panico, continuando nel suo gioco e nel suo monologo. I campioni d’Italia sembrano trovarsi a meraviglia e la superiorità tecnico-tattica viene premiata al 29′: su un’azione magistrale Di Lorenzo verticalizza per Anguissa che con una giocata geniale serve di tacco Rrhamani che da due passi batte Consigli. Due minuti dopo sale in cattedra Osimhen: sempre dalla destra Di Lorenzo stavolta lancia in profondità Politano che appoggia in mezzo dove si avventa il nigeriano per il più facile dei gol. Il Sassuolo sbanda vistosamente, il Napoli ne approfitta e al 41′ cala il tris, ancora con Osimhen che firma così la sua doppietta con un tocco sotto su una imbucata ancora di Politano. Il match di fatto è già chiuso.

Assolo partenopeo nella ripresa

La ripresa è solo un assolo partenopeo: al 47′ Osimhen approfitta di uno svarione difensivo e cala il suo tris personale, poi ci pensa Kvaratskhelia ad arrotondare al 51′ con un destro a giro sul secondo palo e al 75′ con una bordata dal limite dell’area. Il Napoli dilaga e torna a sognare, il Sassuolo finisce sempre più nel baratro. 

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