L'ex bomber della Lazio, intervistato da LaPresse, ci tiene a evidenziare che lui fu assolto dall'accusa di combine e poi riabilitato dalla Figc

Mi limito a dire che al momento è solo indagato”. Beppe Signori, contattato da LaPresse, commenta così il caso del centrocampista della Juventus, Nicolò Fagioli, indagato per presunte scommesse su piattaforme illegali. L’ex bomber della Lazio sottolinea il fattore umano che sta dietro a vicende come questa, evidenziando l’esigenza di trattare con cautela casi che travolgono la vita di una persona, al momento solo indagata. L’ex giocatore è stato arrestato nel 2011 per un caso di calcioscommesse e poi assolto nel 2021 dall’accusa di presunta combine in primo grado dal tribunale di Piacenza e poi da quello di Modena “perché il fatto non sussiste“.

In virtù dell’iter processuale seguito dalla giustizia ordinaria, il 1º giugno 2021, a dieci anni esatti dal giorno del suo arresto avvenuto nel 2011 nell’ambito dell’inchiesta della procura di Cremona sul calcioscommesse, venne riabilitato dalla Figc con un provvedimento di grazia emesso dal presidente Gabriele Gravina. La sua vicenda, dunque, non ha insegnato nulla? “Assolutamente no, il fattore mediatico supera quello umano” aggiunge Signori.

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