. In tempi di campioni che dall'Europa puntano sempre più verso l'Arabia, la massima serie italiana si ricicla con i figli dei grandi campioni

Weah, Thuram, Cannavaro, Totti. E poi ancora Chiesa, Simeone e Stankovic. Riparte la Serie A e a giudicare dai nomi mai come quest’anno è un dejavu del calcio italiano anni 2000, quando in lungo e in largo i nostri club dominavano e dettavano legge anche sul mercato. In tempi di campioni che dall’Europa puntano sempre più verso l’Arabia, la massima serie italiana si ricicla con i figli d’arte.

Nella Juventus sarà interessante valutare l’impatto di Timothy Weah, terzo figlio del grande George Weah, ex attaccante del Milan e della Liberia nonché pallone d’oro nel 1995 prima di tuffarsi nella carriera politica che lo ha portato dal 2017 alla presidenza del suo paese. Nato nelle giovanili del Psg, la Juventus lo ha prelevato dal Lille dove in quattro stagioni il classe 2000 ha collezionato 86 presenze e 6 reti. Dopo la partenza di Lukaku, nell’Inter c’è grande curiosità invece per Marcus Thuram, attaccante versatile in grado di potersi alternare nel corso della stagione a Lautaro e l’ultimo arrivato Arnautovic, cercando al contempo di non far rimpiangere le partenze di Dzeko e Lukaku. Nel Moenchengladbach di Farke, dal quale i nerazzurri lo hanno prelevato, si porta in dote 111 presensze in Bundesliga e 34 reti all’attivo.

A Juve e Inter risponde il Milan con il 18enne Luka Romero, figlio dell’ex calciatore argentino Diego Romero, che si affaccia alla corte di Pioli dopo due stagioni alla Lazio in cui sotto Maurizio Sarri ha conosciuto l’esordio in Serie A diventando il più giovane esordiente in A nella storia del club biancoceleste a segnare, a 16 anni, 9 mesi e 10 giorni, una rete in massima serie.

Chi ha già dimostrato di avere la stoffa per competere ai livelli del padre è Federico Chiesa, che al pari di Enrico gioca da anni in attacco, già laureatosi campione d’Europa con la maglia azzurra sotto l’egida di Roberto Mancini, e quest’anno cerca la definitiva consacrazione nella Juventus di Allegri dopo il travagliato anno dell’infortunio che lo ha tenuto a lungo lontano dal campo. Figlio d’arte e di ruolo, difensore centrale, Adrian Cannavaro è pronto a tuffarsi nell’avventura con la Primavera del Sassuolo, stessa categoria dalla quale partirà il figlio di Francesco Totti, Cristian, preso dal Frosinone (era alla Roma Primavera) appena promosso in Serie A. Ci penserà il nuovo allenatore e grande amico dell’ex capitano giallorosso, Eusebio Di Francesco, a lanciarlo nella massima serie non appena sarà pronto. Il tecnico del Frosinone potrà invece incrociare suo figlio Federico, dallo scorso anno centocampista del Lecce.

Il primo scontro diretto tra i due si disputerà il 17 dicembre al Via del Mare. Stesso discorso per il 18enne Aleksander Stankovic, anch’egli centrocampista come il padre Dejan, aggregato quest’anno alla Primavera dell’Inter e in cerca di minuti anche in Serie A con Simone Inzaghi. Fresco di titolo di campione d’Italia, Giovanni Simeone, figlio dell’allenatore Diego Pablo, in cerca di una parte da protagonista quest’anno con il nuovo allenatore Rudi Garcia. In cerca di gloria dopo gli anni di apprendistato anche Riccardo Sottil, che riparte dalla maglia numero 7 della Fiorentina. Figlio di Andrea, attuale allenatore dell’Udinese, Sottil viene da un brutto infortunio che lo ha tenuto fuori per fino a marzo scorso, quando con i viola è riuscito a ritagliarsi pochissimo spazio ma poi risultando decisivo per il passaggio in semifinale nella gara contro il Lech Poznan di Conference League. Nell’Empoli giocherà Daniel Maldini, figlio dell’ex terzino nonché ex direttore del Milan Paolo, a sua volta figlio del compianto Cesare Maldini. Giocherà nel Bologna Mattia Pagliuca, classe 2001 figlio dell’ex portiere azzurro Gianluca. E se il padre puntava ad evitare i gol, Mattia da punta centrale sarà chiamato a segnarne non appena risolverà i suoi problemi fisici che lo tengono fuori da un po’. Tra gli altri figli d’arte, anche Samuele Birindelli, figlio dell’ex bianconero Alessandro, prossimo alla sua seconda stagione in massima serie con il Monza di Palladino. 

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