Dybala non segna ma trascina i giallorossi

Dybala in versione Mundial trascina ancora la Roma verso i piani che portano all’Europa. La ‘Joya’ non segna stavolta ma prende in mano la squadra e ispira i giallorossi con un doppio assist che manda in gol prima El Shaarawy e poi Abraham per il 2-0 allo Spezia che rilancia le ambizioni della squadra di Mou. Serviva una prova di gruppo, solida e concreta, anche per dare una chiara risposta a chi, come ha sottolineato il general manager Tiago Pinto nel pre-partita, “mette davanti gli interessi individuali rispetto al collettivo” (con chiaro riferimento a Zaniolo), e l’argentino si conferma il faro illuminante di questa Roma ritrovata. Con lui in campo si contano 9 vittorie su 13 sfide, numeri che certificano le qualità di un leader che con le sue giocate ha spezzato, dopo 40′ di gioco bloccato, gli argini dei liguri che erano reduci da tre pareggi interni di fila e cercavano il successo tra le mura amiche che manca ormai dal 17 settembre (2-1 alla sampdoria). I giallorossi hanno mantenuto l’imbattibilità esterna che dura da sette trasferte di campionato e si portano momentaneamente al terzo posto in classifica raggiungendo l’Inter a 37 punti. Per i liguri invece uno stop dopo una striscia che durava dal 5 novembre scorso nel ko esterno contro il Milan.

Senza Zaniolo – che ha strappato con il club chiedendo di essere ceduto – e capitan Pellegrini non in perfette condizione, Mou ha puntato dal 1′ su El Shaarawy e il Faraone ha confermato di essere pedina fondamentale, sempre pronta quando viene chiamata in causa. L’attacco con Dybala e Abraham ha infatti funzionato. I liguri, costretti a rinunciare all’infortunato N’Zola, in attacco si è affidato all’ex giallorosso Verde sostituito poi dopo un tempo dall’ex rossonero Maldini.

Partita in avvio molto bloccata, con i difensori dello Spezia (che devono a meno dpo appena 13′ di Holm per infortunio) schierati sulla linea di centrocampo subito in pressione, pronti a spezzare le giocate dei giallorossi che faticano a trovare spazio subendo il ritmo arrembante in fase di non possesso palla da parte dei liguri. La squadra di Mou prova ad uscire dalla rete spezzina con i trequartisti ma il giropalla paziente non produce grandi frutti. Al 15′ Zalewski ruba palla a Ferrer, crolla in area ma per l’arbitro non ci sono gli estremi per il penalty. La Roma si fa più intraprendente, El Sharrawy ci prova con un tiro da fuori (risulterà l’unico tiro in porta della prima frazione), Dybala calcia sulla barriera una punizione da posizione pericolosa. Si gioca molto poco, tanti gli scontri ruvidi che spezzano il ritmo della gara in attesa di decollare. Gli spezzini soffocano ogni tentativo dei giallorossi che crescono la loro attitudine offensiva senza però sfruttare al meglio i trequartisti. Alla squadra di Mou serve alzare la qualità negli ultimi 20 metri, accelerare nella costruzione a centrocampo per poter scardinare la cerniera spezzina. E alla prima occasione nitida la Roma, un minuto prima dell’intervallo, fa centro: rinvio lungo d Rui Patricio, spizzata di Abraham, El Shaarawy fa scattare Dybala che entrato in area gli ritorna il pallone da appoggiare in fondo alla rete.

Nella ripresa Gotti cambia Verde ed inserisce Maldini per dare più incisività in attacco ma è la Roma a pungere subito trovando il raddoppio con Abraham, al quinto centro in campionato: su errore di Esposito a centrocampo Dybala serve l’inglese che lascia sul posto Caldara e fredda Dragowski con un piatto preciso. Ora la Roma gioca in scioltezza mentre lo Spezia è costretto ad cedere campo nel tentativo di raddrizzare il match. La squadra di Mou fa la sua partita ‘sporca’, lotta su ogni pallone, mostrando compattezza, equilibrio e una maggiore personalità. E si porta a casa tre punti pesanti che accendono la luce verso traguardi da Champions.

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