Crisi aperta invece a Milanello dopo la batosta nel derby

Se non è una vera e propria fuga, poco ci manca. Il dominio nel derby consacra l’Inter, che ha dato una prima concreta spallata al campionato grazie ai netti successi delle ultime due giornate su Lazio e Milan. Handanovic e compagni hanno ricacciato indietro il Diavolo, che sognava il controsorpasso dopo la brutta figura con lo Spezia. Invece, in un colpo solo, Antonio Conte è riuscito ad allungare in vetta, portandosi a +4 sui cugini, e aprire lo stato di crisi a Milanello, dove Stefano Pioli dovrà lavorare per ritrovare la corazzata che nel 2021 sembra essersi smarrita, come dimostrano le cinque sconfitte subite in neanche due mesi.

Solo i prossimi mesi diranno se il 3-0 nella stracittadina numero 174 verrà ricordata come quella della svolta nella lotta per lo scudetto. Di certo l’Inter ha voluto mettere le cose in chiaro. La LuLa è tornata a brillare: Romelu Lukaku ha scritto il proprio nome nella storia del derby diventando il primo giocatore a segnare per 5 volte di fila al Milan, Lautaro ha confermato di essere uscito dal momento di appannamento di fine anno spianando la strada alla sua squadra con una doppietta. L’ex ct della nazionale si gode il momento d’oro della coppia più prolifica del campionato (30 gol in due, in Europa solo Lewandowski e Muller fanno meglio con il Bayern) ma può gioire anche per la ritrovata compattezza difensiva. Eccezion fatta per il passaggio a vuoto contro la Juventus in Coppa Italia, il trio composto da Skriniar, de Vrij e Bastoni ha serrato le fila, concedendo nelle ultime sei gare di campionato giusto un gol – per altro fortuito – alla Lazio, con il tocco di Escalante sulla punizione di Milinkovic. Il muro nerazzurro ha tenuto testa al totem Ibrahimovic e ai suoi scudieri rossoneri anche grazie al contributo tra i pali di Samir Handanovic, determinante con tre interventi super proprio prima del raddoppio di Lautaro che ha chiuso i giochi.

Conquistata la vetta, la sfida per Conte e i suoi ragazzi è quella di difenderla dagli assalti delle inseguitrici. Battute una dopo l’altra due delle grandi – l’ex capolista Milan e la Lazio che arrivava da sei vittorie di fila – la vera insidia per l’Inter è rappresentata dagli impegni con Genoa e Parma, sfide trappola contro due squadre a caccia di punti salvezza. “Io ora temo le prossime partite – ha sottolineato non a caso Conte subito dopo la sbornia nel derby – Sono gare ostiche in cui dovremo dimostrare di ave fatto uno step di mentalità. Sono partite per noi fondamentali. Queste due partite ci diranno tanto su cosa vogliamo fare da grandi”. Anche perché, contro il Grifone, l’Inter dovrà fare a meno di Hakimi – uno degli uomini chiave nello scacchiere nerazzurro – per squalifica. L’ultima prova di maturità di cui ha bisogno la squadra nerazzurra per dimostrare di essere pronta per il tricolore.

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