"Doloroso cedere il Milan, ma era un dovere"

"E' possibile che ci sia uno spostamento del closing ma non oltre un mese o mese e mezzo". Lo ha detto Silvio Berlusconi, presidente del Milan, a proposito dell'accordo con la cordata cinese interessata a rilevare le quote di maggioranza del club rossonero. "Se l'accordo non andasse in porto, cambieremmo strategia d'accordo con i tifosi. Allora punteremmo su un Milan tutto italiano e molto molto giovane", ha aggiunto ai microfoni di Sky Tg24. "E' stato stato molto doloroso rinunciare al Milan ma l'ho sentito come un dovere", ha spiegato Berlusconi, "oggi con l'ingresso dei petrodollari una singola famiglia non può portare avanti una squadra come il Milan". "Per questo abbiamo pensato di rivolgersi a paesi emergenti dove ci sono capitali. Abbiamo provato con mr. Bee e poi è arrivata l' offerta di questo gruppo cinese, molto serio", ha aggiunto il patron rossonero. "Le  intenzioni sono di riportare il Milan ai livelli degl ultimi 30 anni e le impressioni avute sono buone. Servono dei visti del governo cinese, ma abbiamo avuto rassicurazioni dell'esistenza di questi capitali", ha concluso Berlusconi.
 

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