Il crisantemo, meraviglioso fiore simbolo di vita, che da noi italiani viene considerato il fiore dei morti

Una leggenda narra che in un piccolo villaggio una bimba vegliava la mamma moribonda. Uno spirito le comparve vicino, dandole una margherita. Le spiegò di dare il fiore alla morte, prossima ad arrivare, per ringraziare gli spiriti che avevano concesso a lei e alla mamma di stare insieme per tanti giorni quanti erano i petali del fiore. La bimba allora ridusse con grande cura, senza farli staccare, tutti i petali del fiore trasformandoli in tante piccole striscioline. Nel momento in cui giunse la morte, si trovò dinanzi ad un fiore con un numero di petali infinito. Decise, allora, di non portare via la madre e così, mamma e figlia, avrebbero potuto passare insieme ancora tanti anni quanti erano i petali di quel fiore. 

Questa è la leggenda del crisantemo, meraviglioso fiore simbolo di vita, che per noi italiani, purtroppo, viene solamente considerato il fiore dei morti. Il perché in Italia il crisantemo viene considerato il fiore dei morti, mentre nel resto del mondo indica gioia e convivialità, è con ogni probabilità da associare alla sua stagionalità: fiorisce a novembre, in un momento in cui poche altre fioriture sono degne di rilevo, e ciò avviene proprio in concomitanza con la Festa dei Morti. In altre culture, però, questa correlazione non esiste e il crisantemo ha significati ben diversi, vediamo insieme quali. 

Il suo nome in greco significa “fiore d’oro”.  Nei paesi anglosassoni è ancora oggi simbolo di gioia e vitalità e in Inghilterra, per fare un esempio, è uno dei fiori ideali da regalare per celebrare le nascite. Negli Stati Uniti, invece, simboleggia le feste e le riunioni famigliari, mentre in tutti i paesi orientali è simbolo di vita e felicità. In Cina e Corea è considerato il fiore delle spose. In Giappone è il fiore simbolo della pace, ed è rappresentato e ribadito dalla scelta di inserirlo nel francobollo commemorativo da 2 Yen, emesso in ricordo della firma del trattato di pace che mise fine alla guerra del Pacifico. È il fiore simbolo dell’Impero del Sol Levante, tanto che il disegno stilizzato di questo fiore è lo stemma della famiglia imperiale giapponese. 

Il crisantemo è una pianta che appartiene alla famiglia delle Asteraceae o Compositae, originaria dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa. Ne esistono almeno 200 specie che si differenziano tra loro per il momento e il tipo di fioritura, per il portamento e per il ciclo vitale. Molte varietà di crisantemo sono adatte alla coltivazione in vaso, in giardino o in appartamento e possono regalare splendide fioriture anche nei mesi freddi. Il Crisantemo è un fiore bellissimo, che dura a lungo e che necessita di poche cure. Ce ne sono un’infinità di tipologie e ci si può sbizzarrire a comporli tra loro. Tondi, piatti, a pon pon, piccoli o grandi, e in tantissime variazioni cromatiche: dal bianco puro al bronzo, al giallo intenso, e poi rosa, verde acido, rosso, viola, a voi la scelta. In vaso, i fiori possono durare fino a otto settimane, e da recisi, a fine della fioritura, li si può sfruttare ancora tagliando solo il fiore e facendolo galleggiare in una ciotola d’acqua, che con due candele galleggianti, diventa un centrotavola che è una bellezza! 

Quindi, per favore, rivalutiamo questi fiori bellissimi e acquistiamone qualcuno, non solo per omaggiare i nostri cari al cimitero, ma anche per riempire di gioia e colore le nostre case. Al più presto andrò a comprarne qualcuno, spezzerò i gambi con le mani per farli bere meglio, e li metterò in un vaso colmo d’acqua. E guardandoli penserò alla gioia, alla vitalità, alla pace e alla rinascita che questi fiori custodiscono simbolicamente nei loro mille petali.  

L’ultimo fiore all’occhiello

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