Nuovo attacco di Trump contro Clinton: Sue guardie dovrebbero essere disarmate

Il candidato repubblicano in corsa per la presidenza degli Stati Uniti, Donald Trump, ha detto, nel corso del comizio di ieri a Miami, che se verrà eletto cercherà di invertire le aperture promosse dal presidente uscente Barack Obama nei confronti di Cuba, a meno che il paese non consenta la libertà di religione e non liberi i prigionieri politici. Parlando delle azioni distensive di Obama, Trump ha affermato: "Il prossimo presidente le può invertire ed è quello che farò a meno che il regime di Castro non ascolti le nostre richieste".
 Durante il suo discorso, presso l'auditorium James L. Knight Center, nel cuore della città nel sud della Florida, il magnate repubblicano ha detto che vuole allinearsi "con il popolo cubano nella loro lotta contro l'oppressione comunista". A Miami vive una grande comunità cubana. Trump ha anche detto che dal suo primo giorno nella Casa Bianca organizzerà "una revisione di tutti i regolamenti adottati negli ultimi dieci anni".

 

Donald Trump, il candidato repubblicano alla Casa Bianca, parlando al comizio di Miami, ha detto che la sua "agenda economica può essere riassunta in tre parole: lavoro, lavoro, lavoro". Poi, riferendosi alla sua antagonista democratica Hillary Clinton, Trump ha aggiunto che l'unico suo obiettivo è quello di "distruggere il Secondo emendamento", che dà il diritto agli americani di possedere e portare armi. Riassumendo in tre parole le proposte della sua rivale ha detto: "Le armi, armi, armi". "Le sue guardie del corpo dovrebbero essere disarmate", ha aggiunto il magnate Trump.
 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata