Più cantastorie e meno 'uomo col megafono' il musicista romano si prepara al tour del nuovo album

Esce il 26 febbraio 'Acrobati', il nuovo album di inediti di Daniele Silvestri. Il giorno dopo il cantautore romano parte con il nuovo tour teatrale, che conta già sette tappe sold out (Foligno 27/2, Genova 10/3, Aosta 11/3, Senigallia 12/3, Bari 21/3, la prima sera a Milano 2/4, Torino 18/4). Dopo la strepitosa esperienza del tour in trio con Max Gazzè e Niccolò Fabi, nel biennio 2014/2015, Silvestri ha cambiato compagni di avventura. Più di quindici i musicisti coinvolti, chiamati a esprimersi molto liberamente in studio e con alcuni featuring d'eccezione: da Caparezza, che con Silvestri firma 'La guerra del sale', a Diodato, da Dellera ai Funky Pushertz, passando per Diego Mancino.

Il risultato sono 18 tracce per 74 minuti di musica, che in vinile finiranno inevitabilmente per trasformarsi in un doppio: un'urgenza narrativa che rinnova decisamente il percorso di Silvestri, meno "uomo col megafono" di un tempo, impegnato a lanciare messaggi sociali e politici, più cantastorie concentrato a delineare il mondo attraverso piccoli affreschi del quotidiano, in cui essere "acrobati" è una condizione esistenziale molto diffusa. "La canzone 'Acrobati' è talmente il cuore e l'essenza di questo disco che forse avrebbe dato il titolo all'album comunque si fosse intitolata", ha spiegato Silvestri alla stampa. "Però – ha aggiunto – quando ho scelto 'Acrobati' ho sentito troppe assonanze sia con quello che permea le storie di questo disco, sia con il momento che stiamo vivendo, che impone continue acrobazie a tutti, dal punto di vista psicologico, sociale, politico…"

"Siamo – è la conclusione di Silvestri – inevitabilmente tutti funamboli alla ricerca costante di un equilibrio tra tante cose diverse, anche solo tra un oggi frenetico di cui si fatica ad avere in mano i fili e l'esigenza dell'essere umano di avere un minimo di prospettiva rispetto alla meta verso cui ci si dirige. Si cammina su dei fili in mezzo alle nuvole, che è molto poetico, ma non vedi dove stai andando".
 

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