Nelle meditazioni scritte da Bergoglio si parla di guerra, donne e "bimbi non nati"

“Per conservare la salute in vista della Veglia di domani e della Santa Messa della domenica di Pasqua, questa sera Papa Francesco seguirà la Via Crucis al Colosseo da Casa Santa Marta“. Lo comunica la Sala stampa vaticana. Si tratta della seconda volta che Papa Francesco salta la Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo. Anche l’anno scorso, infatti, il Santo Padre non era stato presente al rito a causa del “freddo intenso” di quei giorni a Roma: i medici, infatti, gli avevano suggerito un po’ di prudenza dopo la bronchite acuta che lo aveva costretto ad un ricovero al Gemelli. Sono state 25mila le persone presenti all’evento.

Anche Giovanni Paolo II saltò nel 2005 l’appuntamento al Colosseo

Non è la prima volta che un Papa non partecipa in presenza all’appuntamento che ricorda la morte di Gesù.Prima di Francesco, infatti, già Giovanni Paolo II nel 2005, a causa delle sue condizioni di salute, fu costretto a saltare l’appuntamento del Venerdì Santo. Quella Via Crucis di 18 anni fa è passata alla storia per la drammatica immagine di Wojtyla inquadrato nella sua cappella privata appeso alla Croce. Lui – il Papa della comunicazione – che comunicava al mondo la gravità del suo stato di salute. Si mostrava a tutti senza filtro alcuno. Un manifesto del suo lungo pontificato segnato da tanta sofferenza e da un attentato subito. Era il 25 marzo 2005 e Wojtyla mandò un messaggio ai partecipanti per testimoniare la propria vicinanza spirituale.

Già la Domenica delle Palme, però, il Papa polacco si era mostrato sofferente più del solito. Si affacciò dalla finestra di San Pietro per la Benedizione, ma non parlò. La Domenica di Pasqua non fu in grado di celebrare la Messa e non riuscì a leggere il Messaggio ‘Urbi et Orbi’. Il messaggio fu letto dal cardinal Sodano. Era il 27 marzo. L’ultima apparizione pubblica è datata 30 marzo 2005 quando apparve alla finestra su Piazza San Pietro. Pochi istanti in cui provò a far sentire, inutilmente, la propria voce. Poche ore dopo l’inizio del calvario di Giovanni Paolo II. Giorni frenetici con un fiumi di notizie, indiscrezioni e tanta attesa per quella notizia che sembrava non dovesse mai arrivare, ma che arrivò alle 21:37 del 2 aprile. Era il sabato dopo Pasqua e il Papa “venuto da molto lontano” lasciava questa terra. 

Le meditazioni scritte dal Pontefice per la Via Crucis

“Fa’ che ti veda nei sofferenti e che veda i sofferenti in te, perché tu sei lì, in chi è spogliato di dignità, nei cristi umiliati dalla prepotenza e dall’ingiustizia, da guadagni iniqui fatti sulla pelle degli altri nell’indifferenza generale”. Così Papa Francesco nelle meditazioni scritte per la via Crucis al Colosseo nel venerdì che precede la Pasqua. “Gesù, sono le parole che hai detto prima della Passione. Ora capisco questa tua insistenza nell’immedesimarti coi bisognosi: tu sei stato carcerato; tu straniero, condotto fuori della città per esser crocifisso; tu sei nudo, spogliato delle vesti; tu, malato e ferito; tu, assetato sulla croce e affamato d’amore”, afferma il Papa. “Ti guardo, Gesù, spogliato delle vesti, e capisco che m’inviti a spogliarmi di tante esteriorità. Perché tu non guardi le apparenze, ma il cuore. E non vuoi una preghiera sterile, ma feconda di carità. Dio spogliato, metti a nudo anche me. Perché è facile parlare, ma poi io ti amo veramente nei poveri, tua carne ferita? Prego per chi è spogliato di dignità? O prego per coprire solo i miei bisogni e rivestirmi di sicurezze? Gesù, la tua verità mi mette a nudo e mi porta a mettere a fuoco quel che conta: te crocifisso e i fratelli crocifissi. Dammi di capirlo ora, per non essere trovato spoglio d’amore quando mi presenterò dinanzi a te”, aggiunge. 

Le donne al Calvario “a cui hai dato speranza: non hanno voce ma si fanno sentire. Aiutaci a riconoscere la grandezza delle donne, loro che a Pasqua sono state fedeli e vicine a te, ma che ancora oggi vengono scartate, subendo oltraggi e violenze” dice il Papa. “Gesù, le donne che incontri si battono il petto e fanno lamenti su di te. Non si piangono addosso, ma piangono per te, piangono sul male e sul peccato del mondo. La loro preghiera fatta di lacrime – aggiunge il Papa – arriva al tuo cuore”. 

“Di fronte alle tragedie del mondo il mio cuore è di ghiaccio o si scioglie? Come reagisco alla follia della guerra, a volti di bimbi che non sanno più sorridere, a madri che li vedono denutriti e affamati e non hanno più lacrime da versare?” spiega ancora Bergoglio. “Tu, Gesù, hai pianto su Gerusalemme, hai pianto sulla durezza del nostro cuore. Scuotimi dentro, dammi la grazia di piangere pregando e di pregare piangendo”, aggiunge il Papa. 

“Gesù, tanti seguono il barbaro spettacolo della tua esecuzione e, senza conoscerti e senza conoscere la verità, emettono giudizi e condanne, gettando su di te infamia e disprezzo. Accade anche oggi, Signore, e non serve nemmeno un macabro corteo: basta una tastiera per insultare e pubblicare sentenze”.  E ancora:”Preghiamo dicendo: Gesù, fa’ che ti riconosca e ti ami. Nei bimbi non nati e in quelli abbandonati”, “in tanti giovani, in attesa di chi ascolti il loro grido di dolore”, “nei troppi anziani scartati”, “nei detenuti e in chi è solo”, “nei popoli più sfruttati e dimenticati”. 

I controlli a Roma

Sono iniziate nel primo pomeriggio le operazioni di controllo e di bonifica da parte delle forze di polizia nell’area del Colosseo e dei Fori imperiali, in vista della Via Crucis a cui prenderà parte Papa Francesco. Il piano di sicurezza straordinario è stato disposto dalla Prefettura di Roma e attuato dalla Questura per le festività pasquali ed è stato rafforzato dopo i fatti di Mosca. Da quando inizierà l’afflusso dei partecipanti all’evento religioso al Colosseo, la questura ha previsto due filtraggi, uno ad ampio raggio ed un altro nei pressi del punto dove saranno presenti le autorità religiose ed istituzionali. Per garantire la sicurezza, scenderanno in campo polizia, carabinieri, guardia di Finanza e municipale. Sui tetti intorno alla zona della celebrazioni sono stati piazzati i tiratori scelti e un elicottero sorveglierà l’area dall’alto, inviando le immagini in diretta alla sala operativa della questura di via Genova. Le unità cinofile, insieme agli artificieri, dotati di termocamere, hanno ispezionato ogni centimetro del perimetro per rilevare la presenza di eventuali ordigni.

Le celebrazioni a San Pietro

Nella Basilica di San Pietro sono presenti 4.500 fedeli per la celebrazione della Passione del Signore presieduta da Papa Francesco. Lo conferma la Sala Stampa Vaticana.  Papa Francesco assiste alla liturgia nella celebrazione della Passione di Cristo. Il Pontefice non pronuncia l’omelia, affidata al cardinale Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia. 

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