L'appello del Santo Padre durante l'udienza generale del mercoledì in piazza San Pietro

Papa Francesco ha tenuto l’udienza del Mercoledì in Piazza San Pietro, la prima dopo Pasqua. Il Papa, come di consueto, era accompagnato sulla papamobile da alcuni bambini. Nel corso del giro della piazza Bergoglio si è fermato più volte per accarezzare e baciare alcuni bambini che gli sono stati avvicinati dai fedeli presenti. Il Papa ha continuato il ciclo di catechesi ‘La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente’. La meditazione è stata incentrata sul tema ‘Testimoni: San Paolo.

Prima di iniziare l’udienza del mercoledì il Papa si è fermato per firmare una pergamena che gli è stata avvicinata. Dalla folla di fedeli presenti presenti si è sentito distintamente l’urlo: “W il Papa!“. Un grande applauso ha preceduto l’inizio dell’udienza.

Non si annuncia il Vangelo facendo polemiche da leoni da tastiera. Il Vangelo si annuncia muovendosi. Non c’è cristiano se non è in cammino. Non è cristiano se non esce da se stesso per mettersi in cammino”. Così Papa Francesco nell’udienza del mercoledì. “Lo zelo evangelico è l’appoggio su cui si basa l’annuncio, e gli annunciatori sono un po’ come i piedi del corpo di Cristo che è la Chiesa. Non c’è annuncio senza movimento, senza ‘uscita’, senza iniziativa. Surrogando la creatività dell’annuncio con il copia-e incolla di idee prese qua e là. Il Vangelo si annuncia muovendosi, camminando, andando”, ha detto ancora il Papa.

Vi esorto a essere evangelizzatori che si muovono senza paura, che vanno avanti per portare la bellezza di Gesù, per portare la novità di Gesù che cambia tutto. Tu sei disposto che Gesù ti cambia il cuore? O sei un cristiano tiepido? Pensa un po’”. Così il Papa nell’udienza del mercoledì in piazza San Pietro. “Un annunciatore è pronto a partire, e sa che il Signore passa in modo sorprendente; deve quindi essere libero da schemi e predisposto ad un’azione inaspettata e nuova. Chi annuncia il Vangelo non può essere fossilizzato in gabbie di plausibilità o nel ‘si è sempre fatto così’, ma è pronto a seguire una sapienza che non è di questo mondo”, ha detto ancora Bergoglio.  

Perseveriamo nella preghiera per la martoriata Ucraina, preghiamo per quanto soffre l’Ucraina”.Così il Papa concludendo l’udienza del mercoledì in Piazza San Pietro. “Ieri – ha detto ancora il Papa – ricorreva il 60esimo dell’Enciclica ‘Pacem in Terris'” che San Giovanni XXIII indirizzò nel pieno della Guerra Fredda. “Il Papa aprì a tutti l’orizzonte per costruire la pace. Il suo messaggio è attualissimo, invito a leggerla prego perché i capi delle nazioni se ne lascino ispirare nei progetti e nelle decisioni. Oggi che il mondo è sempre più provato dalle guerre e si allontana da Dio, abbiamo ancora più bisogno della Misericordia del Padre“, ha detto ancora il Papa.

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