Era stato arrestato lo scorso dicembre. Il suo legale: "Abbiamo trovato un giudice a Berlino".

Gli Emirati Arabi hanno respinto la richiesta di estradizione per l’immobiliarista romano Danilo Coppola, condannato in via definitiva in via definitiva a 7 anni per bancarotta fraudolenta a Milano nel processo per i crac di Gruppo Immobiliare 2004, Mib Prima e Porta Vittoria. Coppola era stato arrestato ad Abu Dhabi a dicembre 2023 in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Corte d’Appello di Milano per un residuo di pena da scontare in carcere di 6 anni, 2 mesi e 12 giorni. È stato poi scarcerato dalle autorità emiratine. “Abbiamo trovato un giudice a Berlino – commenta a LaPresse l’avvocato Gaetano De Perna, legale di Coppola – Al momento abbiamo saputo del dispositivo, le motivazioni non sono ancora state comunicate. Avevamo sollevato molte cose che per noi non andavano bene, non sappiamo quali siano state accolte”. Lo scorso 19 marzo l’imprenditore soprannominato ‘er cash’ era stato condannato in primo grado, sempre a Milano, a 2 anni e 8 mesi di reclusione anche nel processo per il ‘crac Porta Vittoria bis’. In questo procedimento, Coppola è accusato, insieme ad altre persone, di sottrazione fraudolenta al pagamento delle impostebancarotta e bancarotta fraudolenta per i fallimenti delle società Editori Per la Finanza srl, Epf Comunicazione srl e Tikal srl delle quali l’imprenditore sarebbe stato l’amministratore di fatto e ‘dominus’.

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