Il portoghese della Uae conquista la 16a tappa, Roglic in affanno

Il Monte Bondone spacca in due il Giro. Anche se la lotta per il Trofeo Senza Fine resta più che mai aperta, con tre corridori racchiusi in trenta secondi. Nel giorno in cui ci si aspetta l’affondo di Primoz Roglic però le Alpi premiano il coraggio e la spensieratezza di Joao Almeida, che conquista il suo primo successo nella corsa italiana battendo in una volata a due Geraint Thomas, che si consola riprendendosi la maglia rosa dalle spalle di un generoso Bruno Armirail, sprofondato a 4 minuti dal portoghese. Lo sloveno, indicato come il favorito dopo il ritiro di Remco Evenepoel, cede invece a sorpresa nei chilometri finali, scortato al traguardo dal fedele Sepp Kuss. Il capitano della Jumbo-Visma, grazie al contributo del suo gregario di lusso, limita i danni, ma il ritardo all’arrivo di 25 secondi lo fa comunque scivolare al terzo posto nella generale, a 29 secondi dal leader dell’Ineos Grenadiers. E soprattutto più indietro nelle gerarchie, con le quotazioni di Almeida in ascesa e quelle di Mister G sempre stabili.

Almeida: “Vittoria speciale”

“La prima vittoria al Giro d’Italia è veramente speciale, è un sogno che diventa realtà. Oggi stavo benissimo, la squadra è stata straordinaria. Ci ho provato, anche Thomas ha collaborato con me, volevamo guadagnare su Roglic e volevo prendermi questa vittoria – ha sottolineato il portoghese, maglia bianca come miglior giovane – Se mi accontenterei del podio? Posso esser contento, ma se fosse il primo gradino tanto meglio”.

Tappa condizionata dalla pioggia

La sedicesima tappa del Giro d’Italia, ancora condizionata dalla pioggia che ha accompagnato la carovana nelle fasi finali della corsa, ha visto finalmente in scena, dopo tanto attendismo, gli uomini di classifica. La fuga di giornata è stata riassorbita sul Monte Bondone grazie al forcing della Jumbo-Visma e dell’UAE Emirates, che ha fatto da apripista agli attacchi di Almeida, a cui solo Thomas ha saputo resistere, con i due che hanno collaborato fino all’arrivo per distanziare il più possibile un Roglic in affanno, arrivato terzo davanti a Eddie Dunbar, sorpresa di giornata.

Thomas torna in maglia rosa: “Giornata tosta”

“Tutta la giornata è stata tosta, piena di salite. Però sono felice di aver guadagnato tempo su Roglic. Abbiamo lavorato bene con Joao Almeida, abbiamo continuato a lavorare forte, non volevo giocare al gatto con il topo – ha sottolineato il britannico – Sarebbe stato bello vincere la tappa ma con Roglic dietro volevo spingere. Ora cercherò di tenere la maglia rosa”. La lotta sembra essersi ristretta a tre sfidanti: il Monte Bondone ha rimbalzato infatti gli altri capitani, a cominciare da Damiano Caruso, che resta quarto nella generale ma si allontana dalla zona podio, con un ritardo di 2’50” da Thomas. Il capitano della Bahrain Victorious ha pagato 1’16” da Almeida, migliore degli italiani con il settimo posto al traguardo. Mercoledì è in programma l’ultima frazione pianeggiante, con arrivo a Caorle, ultima giornata di relativa quiete prima di un trittico di tappe di montagna da urlo, compresa la cronoscalata di sabato di Monte Lussari, da cui uscirà il nome del vincitore del Giro 2023.

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