Mondiali atletica 2025, Furlani oro nel lungo: “È qualcosa di magico”

Mondiali atletica 2025, Furlani oro nel lungo: “È qualcosa di magico”
Mattia Furlani (Foto AP/Ashley Landis)

Il salto al quinto tentativo

Ha appena vent’anni, ma il mondo è già ai suoi piedi. Mattia Furlani sposta l’orizzonte dei suoi sogni un po’ più in là, a 8 metri e 39, misura che gli vale il record personale ma soprattutto l’oro iridato nel lungo ai Mondiali di Tokyo. Nello stadio in cui Marcell Jacobs e Gimbo Tamberi – gli eroi dei Giochi del 2021 – sono sprofondati, è sbocciata definitivamente la nuova stella dell’atletica azzurra, pronta a raccoglierne idealmente il testimone come capofila di un movimento giovane, talentuoso e multietnico. Per l’atleta di Marino, che regala all’Italia la quinta medaglia in questa edizione dei Mondiali, la prima del metallo più pregiato, è un successo storico: è il più giovane oro di sempre nel lungo maschile, meglio di Carl Lewis che conquistò il successo a Helsinki nel 1983 a 22 anni, nonché il più giovane italiano a vincere medaglie nelle cinque grandi manifestazioni (Olimpiadi, Mondiali outdoor e indoor, Europei outdoor e indoor), exploit riuscito anche a Gianmarco Tamberi nell’alto e Fiona May nel lungo, oltre che il primo oro nel lungo maschile dopo l’argento di Andrew Howe a Osaka nel 2007.

Dopo il bronzo olimpico di Parigi 2024 si mormorava che Furlani fosse il futuro della disciplina. Gli sono bastati dodici mesi per prendersi tutto. “Ancora non ci credo, quel che è successo stasera è qualcosa di magico – racconta l’azzurro in lacrime – Fino a due anni fa lo sognavo. Abbiamo lavorato tantissimo, ho avuto l’onore di avere un team fantastico e sono riuscito a ripagarli nel miglior modo”.

Il salto al quinto tentativo

Il salto dei desideri è maturato al quinto tentativo, con il reatino che in un colpo solo è riuscito a risalire dal quarto posto in classifica superando il giamaicano Tajay Gayle, argento con 8,34, il cinese Shi Yuhao, bronzo con 8,33 (0.0) e lo svizzero Simon Ehammer, quarto a 8,30. L’atleta delle Fiamme Oro, che a metà gara era settimo in classifica con la misura di 8,13 ottenuta al secondo tentativo prima di incrementare con 8,22 al quarto, ha aggiunto un centimetro al suo primato dell’anno scorso (8,38 per l’argento agli Europei di Roma) bissando il trionfo di questa stagione a Nanchino, dove ha conquistato il titolo iridato indoor.

Le parole di Furlani

Abbiamo gestito la gara in modo perfetto, ci abbiamo creduto fino all’ultimo, aggiustando la rincorsa fino a trovare il salto che mi ha dato l’oro – ha raccontato il neo campione del mondo – La serata non era iniziata al top ma siamo rimasti lucidi, con calma e pazienza, senza creare disordine che in contesti del genere non porta a nulla. Mia mamma (Khaty Seck, la sua allenatrice) ha fatto un lavoro incredibile, in un anno per me di crescita, con l’obiettivo di cercare la stabilità che con il tempo stiamo trovando: il mio abbraccio con lei è un momento che rimarrà per sempre impresso nella mia mente”. Dopo aver scalato il mondo, Mattia – tifosissimo della Roma – vuole prendersi anche l’Olimpo, con vista sui Giochi di Los Angeles 2028. “Spero che sia solo l’inizio, ho ancora un sacco di gare davanti a me perché amo quello che faccio, per me è bellissimo aver reso questo la mia vita prima ancora delle medaglie e raggiungere adesso certi risultati è fantastico – ha ammesso – Per il futuro c’è solo da rimanere sani e lavorare passo dopo passo”.

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