Domani la corsa: l'anno scorso Yemen Crippa ha siglato su questo percorso il record italiano sulla mezza maratona

Da 1.200 a oltre seimila partecipanti, da gara come ce ne sono tante nel calendario Fidal a percorso su cui lo scorso anno è stato siglato da Yeman Crippa il record italiano sulla mezza maratona. La curva della Napoli city Half marathon, in programma domani mattina nel capoluogo partenopeo, è tutta in crescita grazie a un progetto ‘imprenditoriale’ che vede una serie di obiettivi e step da raggiungere e promette nel prossimo triennio un impatto sull’economia cittadina di 25,6 milioni di euro con la creazione di 411 posti di lavoro, il raggiungimento di risultati sportivi e lo sbarco all’ombra del Vesuvio di un evento collaudatissimo come la Deejay Ten, che si terrà il prossimo settembre. Dietro tutto questo c’è c’è la Napoli Running Asd guidata da Carlo Capalbo, presidente di RunCzech. “Abbiamo fatto un patto triennale con Comune, Regione, Fidal: oltre all’aspetto economico, dal 2024 al 2026 ci proponiamo di portare a correre a Napoli 30mila persone, di cui il 40% dall’estero, il 35% da fuori Regione, il 25% campani, quindi 8mila il prossimo anno, 9mila quello dopo, 11mila nel 2026”, racconta a LaPresse. “Inoltre, puntiamo al record europeo sulla mezza maratona. Insomma, puntuamo a inserire Napoli stabilmente tra i primi dieci eventi d’Europa, pienamente inserita in un circuito internazionale”.
 

Quest’anno invece sono tre gli obiettivi della gara di domani, con un percorso limato per essere ancora più veloce rispetto a quello che lo scorso anno vide trionfare Crippa: il record per la gara corsa in Italia, oggi è 58’59”, vogliamo andare sotto quel tempo – spiega – poi vogliamo centrare il record italiano femminile, infine puntiamo a fare realizzare il loro tempo migliore ad atleti di altissimo livello europeo che domani saranno qui”, tra cui l’etiope Muktar Edris, due volte campione del mondo sui 5000 metri, il keniano Wisley Kibichii e il tedesco Sebastian Hendel. L’investimento è di meno di 500mila euro per i tre eventi di Napoli Running, che insieme alla mezza organizza la Sorrento Positano a dicembre e la ‘Bosco in Rosa’. Circa 80mila euro servono per portare i top runner, tra ingaggi e premi in denaro: “quest’anno abbiamo atleti mai arrivati in Italia come Muktar”, festeggia il patron della gara. Che racconta: “io sono napoletano, ho vissuto fuori per 35 anni e con la mia società, terza in Europa e attiva anche in Giappone e Cina, ho portato a correre 166mila persone l’anno, fino al 2019. A un certo punto ho deciso di restituire a Napoli quello che mi aveva dato, e abbiamo comprato i diritti della mezza maratona. All’inizio è stato difficile – ricorda Capalbo – abbiamo incontrato difficoltà ma abbiamo persistito e continuato a lavorare, anche  quando la pandemia ci ha tagliato le gambe. Nel 2019 avevamo 7.500 iscritti, nel 2020 6.800: lo scorso anno abbiamo deciso di rischiare, abbiamo previsto 4mila partecipanti e ne abbiamo avuti 4mila. Quest’anno siamo a poco meno di 6mila persone”. Accanto alla mezza ci sono altri eventi nel weekend, come la family run del sabato e le attività all’expo, aperto da venerdì alla mostra d’Oltremare. “Non ci fermiamo. A settembre – anticipa Capalbo – porteremo per la prima volta a Napoli la Deejay ten”.

 

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