Sarà il suo terzo e ultimo mandato: "Voglio continuare a onorare un mondo che sento il mio"

Un trionfo nel segno della continuità. Giovanni Malagò è stato rieletto alla prima votazione presidente del Coni per il quadriennio 2021-2024, sarà il suo terzo e ultimo mandato. E’ questo l’esito delle elezioni che si sono svolte nelle sale del prestigioso e storico ‘Tennis Club Alberto Bonacossa’ a Milano. Al raggiungimento del quorum di 38 voti, la platea gli ha tributato un applauso scrosciante. Hanno preso parte al voto 71 dei 72 aventi diritto al voto, in totale le schede valide sono state 69: 55 i voti per Malagò (79,71% dei voti espressamente validi), 13 per Renato Di Rocco (18,84%), 1 per Antonella Bellutti (1,45%), 1 scheda bianca e 1 nulla. A quanto si è appreso, l’unica scheda nulla è stata quella del commissario straordinario della Unione italiana tiro a segno, Rugiero Igino, che ha scritto il nome di un parlamentare. Malagò, 61 anni, da oggi diventa il 3° presidente più longevo nella storia del Coni, dopo Giulio Onesti e Gianni Petrucci. Una curiosità: 75 anni fa (precisamente il 27 luglio 1946) Onesti nello stesso circolo di Milano venne eletto per la prima volta alla guida dell’Ente con il 69% dei voti (i votanti erano di meno). Nel suo terzo mandato Malagò sarà affiancato per la prima volta nella storia da due donne come vicepresidenti: la ex martellista Silvia Salis (vicepresidente vicario) e Claudia Giordani in rappresentanza dei delegati provinciali.

“Non mi risparmierò per ripagare chi mi ha espresso fiducia e anche chi ha votato gli sfidanti. Voglio continuare a onorare un mondo che sento il mio e per il quale ho preso un impegno che ho dimostrato di rispettare. Per me non esiste un ruolo più bello di quello di presidente del Coni. Siete la mia famiglia e mi troverete sempre dalla stessa parte”, ha dichiarato un commosso Malagò subito dopo l’elezione “In questi anni ho ricevuto tante proposte per fare cose belle e prestigiose, non le ho mai prese in considerazione. Per due motivi – ha spiegato – il primo perché ho preso l’impegno verso quelle persone che, anche nei momenti più complicati di questo quadriennio, avevano fiducia in me. Per questo penso sia necessario andare avanti. Le seconda perché per me non esiste un ruolo, non mestiere, più bello di presidente del Coni: siete la mia famiglia, mi troverete sempre dalla vostra parte. Viva l’Italia”. E’ stato così raccolto l’invito che Malagò aveva rivolto al mondo dello sport nel suo discorso prima delle operazioni di voto. “Il più grande errore che possiamo fare è giocare una partita per conto proprio, finita questa assemblea. La politica è forte se noi siamo deboli e divisi, è debole se noi siamo uniti e decisi nel fare le cose. Se ci sono dei problemi è giusto affrontarli con il confronto”, le parole del numero 1 dello sport italiano in riferimento alla difficoltà affrontate e ancora da affrontare anche a causa della pandemia da cui “lo sport è stato travolto”.

Novità importanti sono arrivate anche dalle elezioni della Giunta Nazionale, tra i cui 13 membri figura anche il presidente della Figc Gabriele Gravina, Il numero 1 di via Allegri ha ottenuto 34 voti. Era dal 2013 che il calcio non era in Giunta Coni, allora con Giancarlo Abete. Tra i presidenti federali eletti anche Giovanni Copioli (Motociclismo) con 37 voti, Luciano Rossi (Tiro a Volo) con 36, Luciano Buonfiglio (Canoa) con 36 e Marco Di Paola (Sport Equestri) con 33. Elette anche Salis con 46 voti e Norma Gimondi (figlia di Felice, ndr) con 38. Per gli atleti eletti la pallavolista Antonella Del Core che ha ottenuto 37 voti, lo schermidore Paolo Pizzo con 21. In quota tecnici eletta Emanuela Maccarani (Fgi) con 55 voti. Tra i rappresentanti dei comitati regionali eletto Sergio D’Antoni con 44 voti, tra i delegati provinciali Claudia Giordani eletta con 53 voti. Infine per gli enti di promozione sportiva eletto Giovanni Gallo (Pgs) con 48 voti. Per la prima volta nella storia le donne elette in Giunta Nazionale sono 5. Per la nuova Giunta ci sarà subito un appuntamento importante, il 20 maggio nel corso della prima riunione sarà designato il portabandiera per i Giochi di Tokyo 2020, poi “il 23 giugno saremo dal presidente Sergio Matarella per la cerimonia di consegna da parte del capo dello Stato”, ha rivelato Malagò.

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