Genova, 3 ott. (LaPresse) – “Domani è una partita particolare. Lo dico con sincerità e affetto, l’Inter rappresenta 22 anni della mia vita. Se non avessi rispetto per l’Inter e i suoi tifosi, se dicessi che sarà un avversario come un altro, non avrei rispetto di me stesso e della mia storia”. Così Walter Zenga, grande ex nerazzurro, alla vigilia della sfida di Marassi contro la squadra di Mancini. “Ma nella mia storia c’è stata anche la Sampdoria, ed attualmente c’è la Sampdoria. Quindi sono concentrato e voglio fare il bene della Sampdoria”, ha spiegato in conferenza stampa il tecnico dei blucerchiati. “Quello che mi preme sottolineare – ha aggiunto – è che per me non può essere una partita normale, come non lo può essere per altre persone. Ho detto in passato che il mio sogno è allenare l’Inter ed essere stato accostato più volte a mi ha inorgoglito. Quando sono tornato, ho detto che questo è un punto di arrivo e assolutamente non di partenza”.

“So – ha proseguito Zenga – cosa significa sudare per questa maglia e avere il privilegio di indossare questi colori. Sto mettendo tutta la mia dedizione e concentrazione”. “Il campionato ha oscillazioni strane, pensiamo a come hanno iniziato squadre come Juve e Roma, o il Napoli, che ha avuto percorso particolare. Probabilmente è perché all’inizio tutte devono sistemarsi, ma i valori verranno fuori. Ci sono squadre che sono migliorate tantissimo e hanno dato continuità al loro lavoro, come Chievo, Atalanta, Sassuolo, Torino. E’ un segno di crescita del calcio italiano, che resta il più difficile del mondo. Ogni partita è tremendamente difficile e non è scontata”.

Sulla sconfitta dell’Inter in casa contro la Fiorentina nell’ultima giornata, ha commentato: “Hanno perso per degli episodi singoli che hanno scombussolato tutto l’atteggiamento iniziale”. Sulla sua squadra, il tecnico ha spiegato: “Abbiamo tanti margini di miglioramento e so che possiamo migliorare”. Una battuta su Cassano: “Ha persoinalità, carisma, è un giocatore per noi forrtemente importante. Magari domani può anche giocare dall’inizio. Non è questione di minuti, sono cose che dobbiamo sentire insieme. Ci sono momenti in cui delle situazioni vengono naturali. Stiamo aumentando la convinzione di riavere Antonio al 100 per 100, e quando lo sarà saranno problemi per gli altri”, ha osservato Zenga.

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