Il giornalista Rai: "Chi è deputato al controllo va oltre controllori”

(LaPresse) “Abbiamo passato più tempo a difenderci dal nostro lavoro che a fare il nostro lavoro”. Così Sigfrido Ranucci, conduttore di ‘Report’ a margine della conferenza stampa con cui USIGRAI e FNSI hanno annunciato le motivazioni che hanno portato allo sciopero dei giornalisti del servizio pubblico nella giornata del 6 maggio. “C’è una concentrazione negli ultimi mesi di denunce e richieste di risarcimento danni da parte dei politici. Abbiamo avuto quelle dei figli di La Russa, tre di Urso, due penali e una civile, quella di Giorgetti, della moglie, di Fontana, del figlio, di Gasparri che si è addirittura ripreso mentre filmava le denunce come se fosse motivo di orgoglio”, continua il conduttore di Report, elencando le denunce ricevute da membri dell’esecutivo, della maggioranza e a persone a loro vicine. “Si vive in un clima di intimidazione politica”, è il commento di Ranucci, che invece sulla questione del controllo del governo sulla RAI afferma: “Vedo un’ansia da parte di chi è stato deputato al controllo che va oltre quella dei controllori”, rimarcando come questo “è un rischio, perché denota un fatto di debolezza e fragilità delle singole persone”.

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