Rutolo (Pd): "Azienda diventata casa inospitale, preoccupati per declino"

Il mondo della politica tuona alla notizia dell’addio di Amadeus alla Rai. Il conduttore 61enne ha comunicato la sua decisione al direttore generale di viale Mazzini Giampaolo Rossi. Le strade tra lo showman di Ravenna e la tv pubblica si divideranno ad agosto, quando scadrà il contratto che li lega. 

Rutolo (Pd): “Azienda diventata casa inospitale, preoccupati per declino”

“Quando una casa diventa inospitale il problema è della casa non di chi va via. Prima Fazio, Annunziata, Gramellini, ora Amadeus… bisogna interrogarsi su questo. Non conosco le motivazioni personali di Amadeus ma pongo problema della casa. Poi Amadeus è un investimento vita natural durante, non credo sia una questione economica, è che la casa gli sta stretta, ci sta male”, ha detto a LaPresse Sandro Ruotolo, responsabile informazione, cultura e memoria della segreteria del Partito democratico. “Poi parliamo sempre delle star ma quelli sono gruppi di lavoro, squadre di talenti, professioni. Prendo atto di questo declino aziendale, parliamo di prestigio e autorevolezza, è una situazione veramente pesante. Siamo preoccupati”.”Prendi par condicio, prendi Agi che diventa un caso europeo, se ci aggiungi il premierato non siamo più quelli dei padri fondatori dell’Ue, di Spinelli. È un’Italia che guarda al modello Orban e non al modello del manifesto di Ventotene. Siamo preoccupati perché non è ‘tanto peggio tanto meglio’ perché la Rai è un bene prezioso per il Paese. Oggi non lo è più perché è teleMeloni ma non canto vittoria se perde pezzi non sono capaci e si lasciano scappare i pezzi pregiati, ma è un problema di tutti. Ci sono storie e professionalità, talenti messi a rischio. La storia del nostro Paese è legata alla Rai”, ha aggiunto. 

Montaruli (FdI): “Amadeus artista libero di fare quello che vuole”

 “Non commento le scelte di un’artista, ognuno è libero di fare quello che vuole“, ha affermato a LaPresse Augusta Montaruli, deputata di Fratelli d’Italia e vicepresidente della commissione di Vigilanza Rai.

Bevilacqua (M5S): “Colpo durissimo, azienda sempre più povera”

“Sicuramente è un colpo durissimo per la Rai se non altro degli immensi successi di ascolto di Amadeus e per tutto ciò che ne consegue da un punto di vista degli introiti pubblicitari e dell’affezione del pubblico. Ma soprattutto parliamo di un grande professionista”, ha dichiarato a LaPresse la deputata Dolores Bevilacqua, esponente del Movimento Cinque Stelle in commissione di Vigilanza Rai. “La Rai ne esce più povera, questo è fuori di dubbio. In generale ciò che emerge è un servizio pubblico che fa fatica rispetto a competitor che operano sul mercato da Media Company moderne, con piani industriali pluriennali di ampio respiro e con processi decisionali scevri da influenze esterne. Questo è l’aspetto su cui è necessario riflettere approfonditamente ed anche con velocità, anche in vista di una riforma che assicuri alla Rai risorse adeguate e certe, oltre che un intervento sulla governance. Riforma che con l’avvento del media Freedom Act europeo non è più procrastinabile”.

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