A metà degli anni 70 le tre edizioni i più importanti di questo festival

Torna a Milano dopo 50 anni dalla prima edizione, il Festival di Re Nudo la kermesse di cultura underground che a metà degli anni 70, coinvolse il capoluogo lombardo nelle tre edizioni i più importanti di questo festival. Cinque giornate che coinvolsero 100mila persone al Parco Lambro. Oggi, negli spazi della Fabbrica del Vapore i protagonisti di questa festa aperta alla cultura sono artisti indipendenti under 30 nel campo della musica, video, street art, fotografia, letteratura, poesia, teatro, danza.

“Ovviamente in 50 anni la storia è cambiata, è cambiata la cultura, sono cambiati i player, è cambiato il pubblico ed è cambiata anche la cultura underground”, spiega il giornalista e scrittore, Luca Pollini, patron del festival ‘ventiventiquattro’, che ha come fil rouge “Il mondo che vuoi tu” e vedrà tre giorni di appuntamenti che dureranno fino alle 5 del mattino di domenica.

“Negli anni 70 il massimo della controcultura era la musica, oggi, i giovani artisti under 30 si esprimono in diversi modi e per quello che il nuovo Festival di Re Nudo, a differenza di quelli anni 70, ha un approccio verso tutte le forme di espressione culturale che vanno dal video, al cinema, dai documentari, alla fotografia, alla pittura ma anche ovviamente alla musica, al teatro danza”, conclude Pollini.

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