'Parthenope' a bocca asciutta

Cannes l’Italia resta ancora una volta a bocca asciutta. Come avviene dal 2022 niente premi e riconoscimenti per il nostro cinema che si era presentato nel palmarès del festival con la pellicola ‘Parthenope‘ di Paolo Sorrentino. La Palma d’Oro 2024 è americana e porta il nome di ‘Anora’ di Sean Baker, cineasta tra i più controversi e provocatori della sua generazione, che ha confermato il suo stile presentando un’odissea comica che mette alla berlina il mito del principe azzurro moderno e i nuovi ricchi dell’Est. La vittoria di ‘Anora’ segna un nuovo traguardo per Baker, regista di ‘The Florida Project’ e pronto a stupire ancora con la sua irriverenza. È anche, sorprendentemente, la quinta Palma d’Oro consecutiva vinta dal distributore indipendente Neon, dopo ‘Parasite‘, ‘Titane‘, ‘Triangle of Sadness‘ e il vincitore dello scorso anno, ‘Anatomy of a Fall’. “Non so davvero cosa stia succedendo in questo momento”, sono state le prime parole pronunciate da Baker.

Anche se ‘Anora’ è stato senza dubbio il film più acclamato del festival, la sua vittoria è stata una leggera sorpresa. La storia in una Brooklyn di sesso, povertà, ricatti e tanta solitudine che ruota attorno all’avventura di una spogliarettista che sposa un rampollo di oligarchi festaiolo, ha colpito per la sua visione di una società senza filtri e pudore ma molti si aspettavano vincesse il delicato dramma indiano “All We Imagine As Light” o il film iraniano “The Seed of the Sacred Fig”. Entrambi i film hanno portato a casa anche dei premi ma non quello che più importante. Ma non è stata l’unica sorpresa della cerimonia di chiusura. Prima che George Lucas ricevesse la Palma d’Oro onoraria, il suo vecchio amico e talvolta collaboratore Francis Ford Coppola sembrava presentargliela, riunendo due delle figure più cruciali dell’ultimo mezzo secolo di cinema americano.’All We Imagine As Light’, sulla sorellanza nella moderna Mumbai, ha vinto il Grand Prix, il secondo più alto onore di Cannes. Il secondo lungometraggio di Payal Kapadia è stato il primo indiano in concorso a Cannes dopo 30 anni.

La giuria ha assegnato un premio speciale a ‘The Seed of the Sacred Fig (Il seme del fico sacro) di Mohammad Rasoulof, un dramma realizzato segretamente in Iran. Alcuni giorni prima della première del film, Rasoulof, che rischiava una pena detentiva di otto anni, è fuggito dall’Iran a piedi. Il suo film, che include filmati reali delle manifestazioni iraniane del 2022-2023, incanala l’oppressione iraniana in un dramma familiare. Il pubblico di Cannes ha accolto un emozionato Rasoulof con una lunga standing ovation.Il film horror corporeo di Coralie Fargeat “The Substance”, con Demi Moore nei panni di un’attrice di Hollywood che fa rimedi estremi cruenti per rimanere giovane, ha vinto per la migliore sceneggiatura. “Credo davvero che i film possano cambiare il mondo, quindi spero che questo film sia una piccola pietra su cui costruire nuove fondamenta” – ha detto Fargeat – “Penso davvero che abbiamo bisogno di una rivoluzione e non credo che sia ancora iniziata”. Alcuni pensavano che Moore avrebbe potuto vincere come migliore attrice, ma il premio è andato invece a un ensemble di attori: Karla Sofía Gascón, Zoe Saldaña, Selena Gomez e Adriana Paz per “Emilia Perez” di Jacques Audiard, un musical in lingua spagnola su un signore della droga messicano che passa ad una donna. Gascón, che ha ritirato il premio, è la prima attrice trans a vincere un premio importante a Cannes.”Emilia Perez” ha vinto anche il premio della giuria a Cannes. Il miglior attore è andato a Jesse Plemons per “Kinds of Kindness” di Yorgos Lanthimos.

Nel film, tre storie vengono raccontate in gran parte con la stessa compagnia di attori. Plemons, protagonista in diversi capitoli, non ha partecipato alla cerimonia di chiusura.Il regista portoghese Miguel Gomes ha vinto il premio come miglior regista per il suo “Grand Tour”, un’odissea asiatica in cui un uomo fugge dalla fidanzata da Rangoon nel 1917. La Camera d’Or, il premio per la migliore opera prima in tutte le selezioni ufficiali di Cannes, è andato a Halfdan Ullmann Tondel (nipote del regista svedese Ingmar Bergman e dell’attore norvegese Liv Ullman) per “Armand”, con la star di “La peggiore persona del mondo” Renate Reinsve. Durante la breve cerimonia di premiazione, Lucas ha ricevuto la Palma d’Oro onoraria. Nel corso del festival, Cannes ha reso lo stesso omaggio a Meryl Streep e alla fabbrica di anime giapponese Studio Ghibli.L’Italia è invece restata a guardare. L’ultimo film italiano a entrare nel palmarès del festival resta ‘Le otto montagne’ di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, che nel 2022 si aggiudicò il premio della giuria. Di questo 2024 resta il premio per ‘IO dannati’ di Roberto Minervini che sabato ha vinto il premio per la miglior regia nella sezioen ‘Un certain regard’.

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