L'artista porta in gara il brano 'Casa Mia'

L’emozione delle prove generali e i primi passi al suo primo Festival di Sanremo, la sua storia definita “una romantica storia italiana“, i progetti per il futuro e l’alieno RichCiolino che promette di portare sul palco “se si scioglie”. Segnali astrali, connessioni celesti, in Ghali e la sua ‘Casa Mia’ c’è tutto il percorso che ha portato il rapper milanese ai trent’anni di vita “che musicalmente significa tanto”, assicura in occasione dell’inaugurazione di Casa Ghali immediatamente alle spalle del teatro Ariston, dove si parlerà liberamente della propria identità, attitudini e passioni. “Questo brano è nato durante l’ultimo anno, il 2023, che è stato molto speciale per me, un grande cambiamento perché ho viaggiato tantissimo e visto una ventina di paesi, dal Giappone a Los Angeles. E’ nato a giugno e abbiamo scritto solo la parte il ‘cielo è verde più verde’ poi dopo ‘Pizza kebab’ dovevamo rispondere ad Amadeus e dire se andare o no. Era da un po’ di anni che Ama mi voleva portare, volevo prima avere il brano e poi andare”, ha confessato Ghali. “Sono molto contento di essere qui. Dopo le prove di ieri non vedo l’ora che si parta stasera. Vorrei dire che sono agitato ma invece sono eccitato, per me è un ritorno a tutti gli effetti sul palco”.

In ‘Casa Mia’ c’è anche il tema della guerra (“Con linee immaginarie bombardate un ospedale…”), ma il brano assicura il cantante “è nato prima del 7 ottobre e la guerra in Medioriente, quello che sta succedendo nel mondo succedeva anche durante Pizza Kebab. Eravamo continuamente bombardati da quelle informazioni, è stato fatto in un momento per niente spensierato. Ci siamo creati una bolla per fuggire dai pensieri. Promette di fare spettacolo assieme al suo amico alieno RichCiolino, il suo amico alieno che “è come se fosse una parte della mia coscienza. Se sarà sul palco dell’Ariston in queste serate? Vediamo – confessa – se si scoglie dall’emozione…”. Non solo guerra però, ma anche un senso di disagio globale: “Il peso che oggi hanno i nostri dati, che i nostri documenti hanno nel mondo. I passaporti e le origini che ci portiamo nel mondo. Io sono nato in Italia e ho passaporto italiano, ma in giro nel mondo indagano e controllano cosa c’è oltre i documenti”.

Nato a Milano da genitori tunisini, Ghali ammette di “aver visto solo la prima e l’ultima serata di Sanremo dello scorso anno”, ma confessa che “non ho mai detto di no a Sanremo, ho sempre detto che con il brano giusto ci andrei e ho sempre saputo che è un palcoscenico importante. Non poteva mancare nella carriera di Ghali questo passaggio e soprattutto con un messaggio del genere”. Che affonda proprio nella tradizione della canzone italiana che si sposa con quella ‘Italiano Vero’ di Toto Cutugno che porterà sul palco nella serata dei duetti: “La cantavano i miei genitori in Tunisia, è una canzone molto cara a me e a loro. Per me è importante avere mia madre qui con me, la mia è una romantica storia italiana con tutte le sue complessità. Una storia senza precedenti, nuova. Sono successe tante cose per la prima volta nel mio racconto. Se analizziamo dove e come sono nato, la storia di mia madre per garantirmi il mio futuro. All’asilo con le suore a pregare, sono cresciuto come un italiano in un quartiere. Ho vissuto tutto quello che un italiano di quartiere vive”. E l’Italiano Ghali adesso vuole stupire anche l’Ariston.

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