Intervista a una delle attrici della terza stagione, in onda su Rai2

Credo che il successo di Mare Fuori sia dovuto a molti fattori ma uno importante è che si rende umano il personaggio. In Mare Fuori penso che ci sia una umanizzazione del personaggio, anche di quello ‘cattivo’: si riesce a capire che dietro c’è fragilità, voglia di cambiamento. Il mare che si fa vedere fuori dalle sbarre dell’Ipm è l’interiorità di ogni personaggio della serie”. A parlare a LaPresse è Maddalena Stornaiuolo, attrice e regista di 35 anni, che nella serie tv Mare Fuori 3 in onda su Rai2 interpreta una delle guardie carcerarie della sezione femminile dell’Ipm di Napoli. Cresciuta nelle Vele di Scampia, Stornaiuolo ha fondato nel quartiere Vodisca Teatro (Voci di Scampia) e la scuola di recitazione La Scugnizzeria. Nel 2020 debutta alla regia alla Mostra del Cinema di Venezia (Giornate degli autori) e con il cortometraggio ‘Sufficiente’ vince il Nastro d’Argento (Premio Speciale). “Da bambina ho imparato ad andare in bicicletta sul balcone, perché non potevo scendere al rione” dice Stornaiuolo. “Nessuno ci regala niente – spiega – Nel 2004 abbiamo perso Antonio Landieri, cugino di mio marito”, vittima innocente della mafia, ucciso nel pieno della faida di Scampia. “Quell’episodio ha segnato la nostra vita, è un pensiero costante in quello che facciamo, cerchiamo sempre di onorare quella storia”. Maddalena ci sarà anche nella quarta serie di Mare Fuori? “Certo, iniziamo a girare a maggio”, assicura Stornaiuolo.

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