Camera ardente in Campidoglio per il giornalista e conduttore tv, presenti due dei suoi figli Saverio e Camilla

Il lungo addio a Maurizio Costanzo. Il feretro del giornalista e conduttore televisivo è arrivato in Campidoglio alla presenza di Roberto Gualtieri, sindaco di Roma. Costanzo è morto ieri a 84 anni. La camera ardente è accessibile nelle giornate di sabato e domenica.

 

Alla camera ardente per Maurizio Costanzo, allestita nella sala della Promoteca in Campidoglio a Roma, ci sono due dei suoi figli, il regista Saverio Costanzo e la sceneggiatrice Camilla Costanzo, e la prima moglie Flaminia Morandi. Tra le centinaia di persone in fila per l’ultimo saluto al giornalista e conduttore tv, oltre il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, tra i primi ad arrivare Francesco Rutelli con la giornalista Barbara Palombelli, l’attrice Manuela Aureli e, tra le lacrime, Mara Venier e Pierluigi Diaco. 

C’è anche lo showman Rosario Fiorello alla camera ardente di Maurizio Costanzo questa mattina in Campidoglio a Roma. Fiorello, entrato da un’entrata laterale con la moglie Susanna Biondo, ha posato le mani in segno di raccoglimento ai lati del feretro e si è fermato a lungo con familiari e amici del giornalista.

Anche Maria De Filippi è arrivata in Campidoglio alla camera ardente per il marito Maurizio Costanzo. De Filippi, con indosso un completo nero e occhiali scuri, è entrata da un ingresso laterale accompagnata dal figlio adottivo della coppia Gabriele. Dopo essere stati accolti dall’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, Alessandro Onorato, i due si si sono messi in prima fila nei posti per parenti e amici. La conduttrice ha salutato Fiorello insieme al figlio, visibilmente commosso, consolato e abbracciato da entrambi.

 

Presente alla camera ardente di Maurizio Costanzo in Campidoglio, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni accolta dal sindaco di Roma, Gualtieri. Anche il leader del M5S Giuseppe Conte si è recato alla camera ardente allestita per Maurizio Costanzo in Campidoglio.

Pippo Baudo: “Ha fatto grande la tv, con lui mia prima intervista”

Pippo Baudo ha ricordato Maurizio Costanzo questa mattina su Rtl 102.5 in ‘Non Stop News’. “È stato uno dei primi personaggi importanti che ho conosciuto. È stato lui a farmi la prima intervista nel 1960 su un grande settimanale. Ero appena arrivato a Roma e mi colpì la sua simpatia nell’attaccarmi in senso positivo e di stanarmi nelle mie ambizioni. Era un grandissimo giornalista”, ha detto. Rispetto alla sua scomparsa, Baudo ha raccontato: “Sapevamo che non stava bene, ma non fino a questo punto, non in maniera così grave. La situazione si è aggravata improvvisamente purtroppo. Lascia la scia di un grande personaggio televisivo che ha fatto grande la televisione, che ha contribuito a inventarla. Ci lascia un grandissimo personaggio”.”Umanamente era molto disponibile”, ha evidenziato Baudo. “Si apriva e faceva aprire, e questa era la sua grande capacità. E infatti il Maurizio Costanzo show era uno show in cui tutti si aprivano raccontando cose che forse non avrebbero mai raccontato. Piano piano stanava i personaggi e li faceva aprire. Era la sua grande curiosità, che è alla base della saggezza e della cultura”. 

Gualtieri: “Commovente omaggio dei romani a gigante cultura”

“È commovente l’omaggio dei romani a un gigante della televisione, della cultura e del giornalismo italiano. Maurizio Costanzo era una persona molto dolce, molto empatica, un professionista inarrivabile, un pezzo della storia del costume e della cultura italiana. Tutti quanti gli dobbiamo molto”. Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, alla camera ardente di Maurizio Costanzo questa mattina in Campidoglio a Roma. 

Rutelli: “Era uno del popolo e pensavamo fosse immortale” 

“Tanti di noi avevano l’idea che fosse immortale, ripartiva sempre, ricominciava sempre, non si fermava mai. Inventava cose nuove, era sensibile”. Così Francesco Rutelli, alla camera ardente di Maurizio Costanzo questa mattina in Campidoglio a Roma. “Era al potere ma era vicino al popolo e alla gente comune – ha aggiunto Rutelli -. Credo che a voi giornalisti dovrebbe aver insegnato che anche se superati gli ottant’anni puoi ricominciare. Maurizio era amato dal popolo, rispettato, ha aiutato a capire il mondo che cambiava. La famosa battuta: ‘cosa c’è dietro l’angolo’, è sempre attuale”. 

Diaco: “È stato tutto nella mia vita”

“È stato tutto nella mia vita, l’ho conosciuto che avevo 15 anni. È stato un alleato, un maestro, un papà”. Così un commosso Pierluigi Diaco, accompagnato da Mara Venier alla camera ardente di Maurizio Costanzo questa mattina in Campidoglio a Roma.

 

Raggi: “Persona di un’umanità profondissima” 

“Da lui ho avuto un insegnamento di vita e umano. Una cosa che ci siamo sempre detti è che ci siamo conosciuti tardi. Insieme abbiamo provato a tirar fuori idee per la città che entrambi amiamo. Ho scoperto una persona di un’umanità profondissima. Era capace di parlare di cose molto profonde e molto leggere allo stesso tempo, di ridere e di emozionarci”. Così l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi alla camera ardente di Maurizio Costanzo questa mattina in Campidoglio a Roma. 

 

Malagò: “Persona unica, grande innovatore che amava la Roma”

“Ci conoscevamo da non so quanti decenni, sembra banale data la circostanza ma il rapporto era veramente molto importante. Devo dire che aveva quasi sempre un denominatore comune, che era il calcio e in particolare la Roma. Era veramente legato a questa squadra e a questi colori, ogni tanto in passato si erano fatti anche alcuni ragionamenti di prospettive, di futuro, quando le cose a livello societario non erano proprio chiare e soprattutto tranquille”. Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ricordando Maurizio Costanzo. “Lo dico -aggiunge- a prescindere dall’aspetto della sua passione calcistica perché era concreto e quindi voleva provare a dare delle soluzioni a dei problemi. Credo che questo sia stata una costante nella sua vita, oltre che indubbiamente essere stato un grande anticipatore e innovatore. Non posso che dargli merito, penso sia stata una persona unica. Ciao Maurizio”, aggiunge Malagò.

Rocca: “Grande perdita sarebbe giusto dedicargli un teatro” 

“È un gigante della televisione e della cultura, però è anche come se ci avesse lasciato uno di famiglia”. Così il presidente della regione Lazio, Francesco Rocca alla camera ardente di Maurizio Costanzo questa mattina in Campidoglio a Roma. “Maurizio Costanzo era una costante delle nostre serate – ha raccontato -, lo ricordo dai tempi di ‘Bontà loro’ e poi negli anni del Maurizio Costanzo Show, ero giovane ma era un appuntamento della seconda serata. Mia nonna mi diceva: ‘Corri c’è Maurizio Costanzo!’, questo sintetizzava quello che era per gli italiani. Pilastro della cultura romana, con disincanto e fermezza affrontava anche argomenti importanti come la lotta alla mafia che portava all’attenzione della gente in modo semplice. È una grande perdita per tutti. Sarebbe giusto dedicargli un teatro”. Così il presidente della regione Lazio, Francesco Rocca alla camera ardente di Maurizio Costanzo questa mattina in Campidoglio a Roma.

 

Sangiuliano: “Era maestro di tv, da lui consigli affettuosi”

“Ho questo ricordo molto particolare. Stavo scrivendo la biografia di Giuseppe Prezzolini e mi sono imbattuto in un episodio”. Così il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano alla camera ardente di Maurizio Costanzo questa mattina in Campidoglio a Roma. “Quando Costanzo era direttore de ‘L’Occhio’ polemizzò con Prezzolini perché gli rimproverò la decisione di portare il suo archivio in Svizzera e donarlo all’archivio Cantonale di Lugano – ha ricordato il ministro -. Costanzo giustamente diceva: ‘Ma come, questo archivio dove c’è un pezzo di cultura italiana, carteggi con Papini, Benedetto Croce, Amendola, e tanti personaggi del primo ‘900, perché devono finire agli svizzeri?’ Prezzolini motivò la sua decisione dicendo che gli svizzeri le curano mentre in Italia no. Così andai da Costanzo e mi feci raccontare nel dettaglio questo episodio e lui mi disse che divenne amico di Prezzolini dopo questa polemica. Questo è un ricordo molto particolare legato a questa vicenda di ricerca storica molto dettagliata”. “Poi -ha concluso Sangiuliano- negli anni più recenti quando nacque ‘Tg2 Post’ gli telefonai per avere le sue impressioni e mi diede anche dei consigli molto affettuosi e molto amichevoli perché era un maestro di televisione, su come migliorare il prodotto e su come lavorarci, l’ho apprezzato. Credo che abbia lasciato un segno importante nel giornalismo e nella televisione italiana anche per questo con palazzo Chigi abbiamo deciso di proclamare i funerali solenni”. 

 

Meloni: “Parte nostra storia, perdiamo grande giornalista”

“Ci lascia l’eredità di un grande giornalismo, capace di dialogare con tutti e capire che la dimensione umana delle cose è molto importante”. Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla camera ardente di Maurizio Costanzo questa mattina in Campidoglio a Roma. “Sicuramente aveva le sue idee ma non gli impediva di cercare di capire tutti e gli interessava moltissimo il carattere umano delle persone – ha aggiunto -. Non ce ne sono moltissimi di giornalisti che sappiano fare quello che ha fatto Costanzo in questi anni. E’ stato un grandissimo scopritore di talenti, era una persona alla quale piaceva trovare persone che apparentemente non avevano ancora grandi responsabilità e cercare di capire cosa potessero dare. Io sono legata a lui da ricordi molto antichi, non posso dire di essere un talento che ha scoperto ma le mie primissime partecipazioni televisive erano al Maurizio Costanzo Show e parliamo di tantissimi anni fa. Quando mi faceva rivedere i video dell’epoca nelle interviste recenti gli dicevo ‘ti prego non farlo’. Avevo circa 17 anni. E’ una persona che ha attraversato tanta parte della nostra storia nazionale che sapeva raccontarla, aveva un suo punto di vista sulle vicende. Perdiamo un grande giornalista”.

 

Conte: “Ha fatto storia della tv italiana”

“Maurizio Costanzo ha fatto la storia della tv italiana. Ha dato un grande contributo non solo allo spettacolo ma anche all’informazione. Lo ricordiamo tutti con grande affetto e io particolarmente”. Così il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, oggi alla camera ardente di Maurizio Costanzo in Campidoglio a Roma.

Banfi: “Lui e mia moglie Lucia ora saranno insieme”

“In questi giorni gira un video degli anni 90 in cui con Maurizio facevamo i vecchietti e scherzavamo sulla nostra età. Come è strano il destino. In questi casi la cosa migliore è fare il comico sennò piangiamo tutti – ha aggiunto -. Mia moglie e Maurizio se ne sono andati quasi contemporaneamente. Con la sua galanteria lui ha fatto passare prima Lucia. Ora saranno insieme”. Così un commosso Lino Banfi oggi alla camera ardente di Maurizio Costanzo in Campidoglio a Roma.

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