L'attore romano ha raccontato il dolore per la perdita prematura di Loredana, quasi 10 anni fa

Marco Giallini è rimasto vedovo quasi 10 anni fa, quando sua moglie Loredana perse la vita prematuramente a causa di un malore. Da allora l’attore romano non ha più cercato l’anima gemella, dedicandosi al lavoro e ai due figli Rocco e Diego, nati rispettivamente nel 1998 e nel 2004. Adesso l’artista è tornato a parlare di questo capitolo doloroso della sua vita: “Sono in lockdown da quando è morta mia moglie”, ha confessato in un’intervista al ‘Corriere della Sera’.

Marco Giallini
Marco Giallini

Prima di diventare famoso, Marco Giallini ha studiato tantissimo, dedicandosi a molti altri lavori per mantenere la sua famiglia. Dopo il lutto ha deciso di diventare popolare. “L’ho deciso proprio, perché sarei uno che s’adagia, sono pigro, ammazza come sono pigro. Nel senso che ancora aspetto di giocare con la Roma. Ero arrivato qui, a Tor Lupara, per Loredana. Ci siamo messi in 40 metri, non eravamo abbienti. Ci siamo sposati nel 1993, facevo teatro e altri lavori, però avevo ripreso la scuola, mi ero iscritto a Lettere e a scuola di recitazione. Ero diventato bravo, colto, oltre che bandito”, ha rivelato.

In quegli anni Marco Giallini ha fatto l’imbianchino, lavorando 8 ore al giorno, e ha studiato. Ha cominciato a recitare, ma il successo è arrivato tardi, quando aveva già 49 anni. “Lei ha visto solo l’inizio”, racconta oggi. “Ho voluto la popolarità per dare una possibilità in più ai figli. Dovevo tirarli su come ci eravamo promessi. Lei voleva che facessero il classico, uno lo fa, l’altro l’ha finito: è una cosa stupenda, chi fa il classico si riconosce da lontano”.

Marco Giallini papà orgoglioso

Marco Giallini
Marco Giallini sul red carpet

Quando la moglie è mancata, per Giallini è stato difficilissimo. “Il dolore era troppo. Il pensiero che lei rientri a casa da un momento all’altro dura due anni, po, capisci che morire è prassi. Non a 40 anni. Non fra le mie braccia, mentre prendiamo le valigie per le vacanze. Ma non sono l’unico cui è successo. Fare a meno è questione di testa, anche fare a meno delle menti dei bimbi non più chiare, del loro pensiero: vorresti sapere che pensano il giorno della festa della mamma o quando spegni la tv e quello, a 5 anni, strilla: mamma mamma”.

Adesso non cerca assolutamente un nuovo amore: “Innamorato ero di mia moglie. Per 27 anni, non ci siamo mai lasciati e non abbiamo mai litigato. Lei era la donna mia e io il suo uomo. Nel mondo, quante ce ne possono stare di persone per te? Una”.

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