Laura esce dall'Ariston e va a cantare sul red carpet con i fan

La regina della musica italiana nel mondo si è presa l'Ariston e tutta Sanremo. A Laura Pausini il palco non è bastato: ha voluto il contatto fisico con la gente, il calore, l’amore. Un abbraccio necessario, anche per proteggersi dalla laringite che l'ha costretta a rimandare l'appuntamento con i fan dall'apertura del Festival fino alla serata finale. Laura ha lottato con tutte le sue forze per non fare saltare una seconda volta il ricongiungimento con il luogo che ha segnato l'inizio della sua carriera: e ce l'ha fatta. Elegantissima, con un abito nero lungo tempestato di cristalli, ha illuminato il teatro con una voce che tante colleghe si sognano, laringite o no. “Non sono al top, ma pazienza”, in verità non è sembrato.

Ci teneva troppo ad esserci. Presentare su quel palco in anteprima mondiale il nuovo singolo 'Non è detto' per lei ha un valore speciale. E' proprio lì che è nata, artisticamente, nel 1993, quando quel “Marco se n'è andato e non ritorna più” è entrato nell'immaginario di un intero Paese. A 25 anni da quel giorno, non è stata sola a festeggiare la ricorrenza. C'era Baglioni, con cui ha cantato 'Avrai', e c'è stato all’improvviso un amico che avrebbe dovuto incontrare martedì. Se la malattia li ha allontanati, ci ha pensato la tecnologia a riunirli. Come aveva fatto lei la prima sera, questa volta è stato Fiorello a telefonare per salutarla, confermando così le voci di chi, in un modo o nell'altro, lo voleva ancora al Festival. Una linea invisibile che corre dalla prima all'ultima puntata del Festival, per un finale circolare.

Ma Laura è andata ancora oltre. I confini dell'Ariston le devono essere sembrati stretti. Voleva i suoi fan. Così Mentre cantava 'Come se non fosse stato mai amore' è scesa dal palco, si è infilata fra le poltrone, è uscita dal teatro e sul red carpet ha intonato il ritornello insieme ai suoi fan, passando loro il microfono. Un atto d'amore coraggioso, considerando le condizioni di salute. Ma cantare in mezzo alla gente , per la Pausini, è una medicina più potente di qualunque cortisonico.

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