Era considerato l'unico vero erede di James Brown
Il cantante soul Charles Bradley è morto ieri a Brooklyn a 68 anni dopo aver lottato per un anno contro il cancro. Lo riferisce la testata Billboard. Bradley, considerato l'unico vero erede di James Brown, si è spento a New York circondato dai suoi familiari, dai suoi amici e dai membri della sua band.
Sul sito dell'artista è stata pubblicata ieri sera una sua foto su sfondo nero con la scritta "Charles Bradley 1948-2017". Sull'account Twitter dell'artista, invece, è comparso il messaggio: "Con grande rammarico annunciamo la morte di Charles Bradley. Vi ringraziamo per i vostri pensieri e le vostre preghiere in questo momento difficile".
Bradley aveva fatto una lunghissima gavetta e aveva conosciuto il grande successo di pubblico e di critica solo nel 2011, con l'album d'esordio 'No time for dreaming'. Negli anni successivi ha pubblicato anche 'Victim of love' nel 2013 e 'Changes' nel 2016, dischi di soul-funk senza tempo di grandissima qualità.
Folgorato all'inizio degli anni Sessanta da un concerto all'Apollo Theatre del suo idolo James Brown, Bradley aveva deciso fin da piccolo di diventare un cantante. Per riuscire a vivere di musica, però Bradley ha dovuto attendere fino all'età di 63 anni. Nella sua vita ha conosciuto momenti di difficoltà, ha vissuto per strada, ha lavorato come cuoco in un centro di accoglienza per homeless.
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