Il Salone, secondo il sindaco di Torino, permetterà di "riconsiderare questo secolo" e allo stesso tempo di "pensare alle sfide per il futuro"
"Noi possiamo aprire un nuovo ciclo del Salone perché prima c'è n'è stato un altro, che ha fatto si che il Salone diventasse così importante. Anch'io ringrazio Milella, perché si è lavorato per mettere in sicurezza il Salone. Come Chiamparino penso che il tema sia molto azzeccato, noi abbiamo sfide molto diverse da quelle del secolo scorso come le tecnologie che stanno spostando le sfide della vita e della morte e interrogarci anche su che cos'è la democrazia al tempo della globalizzazione". Così Piero Fassino, sindaco di Torino, durante la presentazione a Torino della 29/a edizione del Salone internazionale del Libro, che si terrà dal 12 al 16 maggio.
"Il Salone si pone come luogo di dibattito e riflessione per considerare questo secolo e pensare alle sfide per il futuro, ma ci saranno conferme come il Salone Off. In generale mi sembra un Salone di passaggio non per i contenuti, ma per l'organizzazione: stiamo rivedendo l'assetto con l'apporto del ministero dell'Istruzione e degli istituti bancari – aggiunge il primo cittadino – è importante che il Salone confermi la sua forza, io ringrazio tutti coloro che si dedicano al Salone perché Torino è una grande capitale di cultura e il Salone è uno dei suoi pilastri".
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