Londra (Regno Unito), 9 ago. (LaPresse/PA) – Altro che idolo dei meno fortunati, protagonista (buono) di pagine di libri e di pellicole da Oscar. Robin Hood non era affatto ciò che crediamo. Stephen Basdeo, dottorando alla Leeds Trinity University, ha scoperto un testo del 18esimo secolo nel quale si parla in termini non proprio felici del popolare eroe, definito piuttosto come un esempio negativo di corruzione. La storia narrata nel documento trovato dalla studente e datata 1202 racconta della grazia concessa a Robin Hood da parte di re John e di come il sovrano lo abbia nominato ministro. Dopo aver smesso i panni dell’eroe buono, però, il più celebre abitante della foresta di Sherwood sarebbe diventato uno dei più corrotti servitori del re.

Basdeo sta lavorando a una tesi sul modo in cui Hood è stato raffigurato nel 18esimo e nel 19esimo secolo e la sua scoperta ha mandato all’aria tutte le previsioni. Il libro è stato trovato alla Brotherton Library a Leeds. “E’ significativo – dice il dottorando – perché mostra come la leggenda, nel corso del tempo, abbia modificato l’immagine del fuorilegge, rendendolo più celebre di quanto non lo fosse stato nella realtà”.

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