Di Elena Andreasi

Torino, 16 nov. (LaPresse) – Una secchiata di risate, emozioni, stupore e commozione. Tutto in una sera. Al teatro Le Serre di Grugliasco, in provincia di Torino, si è registrato il sold out ieri per l’Art Bucket Challenge, una serata benefica ideata da Fabio Rossini e Diego Casale, più noti come il duo comico de ‘I Mammuth’, che hanno fatto da spalla al conduttore della serata, Beppe Braida. Lo spettacolo è stato organizzato con l’intento di raccogliere fondi per l’Aisla, l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, da 31 anni impegnata nell’assistenza e nel supporto delle persone affette da Sla e nel sostegno alla ricerca scientifica su questa malattia neurodegenerativa.

Fra alcuni intoppi tecnici che hanno reso ancora più frizzante la serata e la maestria di oltre 50 artisti, fra cui il comico Franco Neri, il mago Alexander, il clown Carillon e gli acrobati della scuola Cirko Vertigo, quattro ore di spettacolo sono scivolate via veloci, con un Beppe Braida padrone assoluto della scena, in grado di improvvisare coinvolgendo pubblico, artisti e tecnici.

Presente in sala, oltre al vice presidente di Aisla Vincenzo Soverino, anche un ammalato di Sla, che ha voluto lasciare la sua toccante testimonianza al pubblico, parlando attraverso un sintetizzatore vocale. Questo apparecchio riceve gli input da un computer sullo schermo del quale le parole vengono selezionate solo muovendo gli occhi. Un lungo applauso da parte di tutti i presenti è seguito al suo intervento.

L’arte al servizio del sociale: questo il messaggio della serata, con il proposito di replicare l’anno prossimo. Durante le quattro ore di spettacolo tanti tipi di espressione artistica hanno trovato posto sul palco del teatro Le Serre. Comicità e cabaret, grazie all’intervento di alcuni dei comici di Zelig, alternati alla musica di cantanti e musicisti piemontesi e alle discipline circensi. Per quanto riguarda la parte musicale, impossibile non farsi travolgere dall’energia dei Rimozione Koatta e dalle voci potenti e incantevoli della cosplayer Keyko, che ha fatto un remix di alcune delle canzoni più note dei cartoni Disney, e di Bianca, protagonista fra le Nuove Proposte dello scorso Festival di Sanremo.

Spazio all’atleticità e al dinamismo invece con i ragazzi della scuola Cirko Vertigo, il cui direttore Paolo Stratta ha avuto in gestione l’organizzazione dell’intera stagione del teatro. Fra i numeri più spettacolari sicuramente quelli di trapezio e tessuti aerei, mentre l’apice della poesia è stato toccato dal clown Carillon, ovvero Paolo Casanova: semplice, diretto, espressivo, a tratti commovente. Con i suoi gesti e facendo leva sulla metafora dell’organismo umano uguale a un orologio, in grado di funzionare grazie all’insieme dei suoi ingranaggi, ha rapito tutti i presenti lasciandoli letteralmente a bocca aperta.

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