Nuova Delhi (India), 22 ago. (LaPresse/AP) – Le autorità indiane hanno bloccato l’uscita nelle sale di un controverso film sull’omicidio dell’ex premier Indira Ghandi, con la motivazione che il film glorificherebbe gli assassini e potrebbe scatenare violenti proteste. La pellicola, afferma l’Ufficio centrale di certificazione di film (Cbfc), celebra le guardie del corpo sikh che uccisero Ghandi nel 1984, a seguito della soppressione della rivolta nello Stato del Punjab, culminata con l’assalto dell’esercito al Tempio d’oro d’Amritsar, il più sacro santuario sikh. La pellicola, intitolata ‘Kaum De Heere’, ossia ‘Diamanti della comunità’, doveva uscire oggi nelle sale nel nord dell’India. La direttrice del Cbfc, Leela Samson, ha fatto sapere che i membri dell’ufficio hanno visto il film e hanno deciso che non può essere diffuso perché minaccia l’ordine pubblico.
Il ministero dell’Interno indiano aveva espresso preoccupazione per l’autorizzazione concessa precedentemente ai distributori della pellicola e aveva chiesto all’ufficio di certificazione di valutare nuovamente la decisione. Il ministero aveva infatti ricevuto informazioni dell’intelligence secondo cui il film avrebbe potuto scatenare ostilità tra le comunità indù e sikh. “Il film – ha detto Samson – è problematico due volte. Glorifica gli assassini di Indira Ghandi che presero la giustizia nelle proprie mani e glorifica l’impiccagione dei due uomini”. Il film racconta la vita di tre uomini sikh, tra cui le due guardie del corpo che uccisero Ghandi. La pellicola, ha sottolineato Samson, non è stata vietata e la sua uscita potrebbe essere autorizzata a seguito dell’applicazione di modifiche adeguate alla sceneggiatura. “I produttori – ha spiegato – possono fare ricorso al tribunale d’appello per la certificazione di film e chiedere un riesame”.
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