Stoccolma (Svezia), 14 mag. (LaPresse/AP) – Il regista svedese Malik Bendjelloul, premio Oscar nel 2013 per il miglior documentario con ‘Sugar man’ è morto a Stoccolma ieri sera. Aveva 36 anni. La polizia non ha specificato le cause della morte ma sono state escluse azioni criminali. ‘Sugar man’ (titolo originale ‘Searching for sugar man’) racconta la storia del cantautore statunitense Sixto Rodriguez, diventato una superstar nel Sudafrica senza saperlo e senza registrare lo stesso successo nel suo Paese.

Il documentario segue due sudafricani che cercano di scoprire che cosa è successo al loro idolo musicale svanito nel nulla. Con questo documentario del 2012 Malik è stato premiato dagli Academy film award per il miglior documentario. Il film è stato presentato in anteprima italiana nel giugno 2013 al Biografilm festival di Bologna.

La statuetta a Bendjelloul rappresenta il primo Oscar vinto da uno svedese dopo Ingmar Bergman con ‘Fanny and Alexander’ nel 1984.

Bendjelloul ha lavorato come reporter per la tv pubblica svedese e ha girato il mondo. Proprio in uno dei suoi viaggi ha avuto l’idea di ‘Searching for Sugar man’, il suo primo lungometraggio, ma riuscì a portare a termine il suo lavoro solo quattro anni più tardi.

Malik è nato nel 1977, ha studiato giornalismo e produzione media all’Università di Kalmar nel sud della Svezia prima di iniziare a lavorare come reporter per il programma culturale Kobra per la SVT la compagnia pubblica televisiva di stato svedese.

La morte improvvisa di Bendjelloul ha scioccato la compatta comunità del cinema in Svezia. “Questa notizia è stato uno shock” ha detto il portavoce della Film Institute svedese Jan Goransson all’Associated Press. “E’ stato uno dei nostri più interessanti cineasti e il premio Oscar dell’anno scorso ne è stata una chiara prova” ha aggiunto.

Il critico cinematografico Hynek Pallas che ha accompagnato Bendjelloul ad Hollywood per ritirare la statuetta lo ha descritto come un uomo modesto e determinato.

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