Los Angeles (California, Usa), 3 mar. (LaPresse) – L’Italia ha trionfato alla 86esima cerimonia degli Academy Award grazie a Paolo Sorrentino, che con il suo ‘La grande bellezza’ ha vinto l’Oscar per il miglior film straniero. Sul palco del Dolby Theatre insieme al protagonista Toni Servillo e il produttore Nicola Giuliano. Sorrentino ha ringraziato tutta l’equipe e poi “le mie fonti d’ispirazione: Federico Fellini, Talking Heads, Martin Scorsese, Diego Armando Maradona, Roma e Napoli” oltre alla moglie Daniela – presente in sala con un abito rosso Armani Privé – i genitori e il fratello.

Ci è voluto un inno al cinque volte premio oscar Fellini per far tornare l’Italia a vincere l’Oscar per il migliore film straniero, dopo un’assenza durata 14 anni. Il regista napolentano, che ha rotto il sortilegio, nel backstage degli Academy Awards ha confermato di aver sentito la pressione degli italiani. “Negli ultimi giorni ho sentito un senso di responsabilità nei confronti del mio paese – ha confessato – perché troppe persone parlavano di questo premio. E’ stato un po’ difficile da vivere, ma ora sono felice. Molto felice”.

Paolo Sorrentino in sala stampa ha poi spiegato le “fonti di ispirazione”. “Sono quattro campioni nella loro arte – ha detto il regista nella parte di conferenza mostrata da Sky – mi hanno insegnato tutti cosa vuol dire fare un grande spettacolo. Che penso sia la base dello spettacolo cinematografico, fare un grande spettacolo”.

Parlando del contrasto tra la sontuosa bellezza di Roma e il malessere degli abitanti che segue con la cinepresa, il regista ha parlato della colonna sonora. “La musica del film è un semplice mix di musica sacra e profana, perché nella mia mente Roma è una città con questa grande caratteristica. E’ il centro del Vaticano, del mondo cattolico, e allo stesso tempo, c’è un mondo profano che lavora sotto il Vaticano”.

Infine, spiegando la ragione per cui tra i suoi esempi ha citato Diego Armando Maradona, il regista napoletano ha raccontato che il calciatore giocava nel Napoli quando lui era un ragazzo: “Per me lui è stato molto importante”, ha detto.

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