Madrid (Spagna), 3 lug. (LaPresse) – “In Italia viviamo il momento più difficile dal dopoguerra. Lo senti nell’aria, lo si tocca con la mano”. Così il regista Giuseppe Tornatore intervistato dal sito spagnolo ‘Abcdesevilla.es’, in occasione della presentazione a Madrid del suo ultimo film ‘La migliore offerta’, nelle sale spagnole venerdì. “Si va in ufficio e ti rendi conto che in macchina viaggi più velocemente. Molte persone hanno dovuto rinunciarvi perché non hanno soldi. Quando un giovane viene da te per un consiglio, leggi nei suoi occhi qualcosa che prima non c’era: la disperazione”. E ancora: “E’ importante che la politica riconquisti la fiducia delle persone. Se non avessimo avuto una figura come Giorgio Napolitano, il Paese sarebbe affondato”.

Dopo 25 anni dal film che lo ha consacrato al successo, ‘Nuovo Cinema Paradiso’, Tornatore vincitore ai David di Donatello per il cinema italiano di sei statuette, è in Spagna per promuovere la sua 11esima regia per il grande schermo. La Spagna gli appare molto diversa rispetto al 2006 quando si era recato per la premiere de ‘La sconosciuta’. Allora “era un paese in crescita, più forte dell’Italia” dice il regista, ma “dopo sette anni le cose sono cambiate, è terribile. Bisogna cercare di resistere, dobbiamo cercare di guidare chi è più giovane di noi”.

Protagonista della pellicola è Geoffrey Rush (‘Il discorso del re’) nei panni di Virgil Oldman un richiesto battitore d’aste che riesce a impossessarsi a basso costo di tele dal valore inestimabile. Parlando del film, Tornatore spiega che non c’è una ragione precisa nella scelta di ambientare la storia nelle case d’asta. “Non c’era un vero motivo per fare questo film. Quando ho un’idea appunto una o due righe. Poi ci penso per mesi, arricchisco con i dialoghi e dopo anni le poche righe diventano pagine, allora mi siedo e scrivo la sceneggiatura”.

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