In piazza il centrodestra e poi di nuovo i gilet arancioni

 In un 2 giugno privo della tradizionale parata, Roma resta comunque al centro della scena. Nel giorno della Festa della Repubblica gli occhi sono puntati su Piazza del Popolo dove sono previste due manifestazioni. Si parte con quella politica del centrodestra unito. Alle 10 Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani si troveranno all'incrocio con Via Del Corso per ribadire che 'L'Italia non si arrende'. Un incontro al quale saranno presenti circa 300 persone, quasi tutti parlamentari e dirigenti di partito, "nel rispetto delle regole e delle disposizioni sanitarie che rendono impossibile una partecipazione massiva aperta a tutti i cittadini". Una sorta di aperitivo del grande evento del 4 luglio al Circo Massimo. E' quella infatti la data segnata in rosso sul calendario dell'opposizione, che spera per l'occasione di poter radunare il maggior numero possibile di sostenitori e mettere così alle strette il governo Conte. Silvio Berlusconi, ancora in Provenza dai tempi del lockdown, sarà assente mentre il governatore del Veneto, Luca Zaia, annuncia che i manifestanti in piazza avranno "la mia foto con la bandiera".

 Per rispettare il distanziamento sociale ma, allo stesso tempo, riempire per quanto possibile la piazza è previsto lo spiegamento di un enorme tricolore di 500 metri. Allo stesso tempo la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, invita tutti a "diffondere le immagini delle iniziative che pubblicheremo". La parola d'ordine per la manifestazione, che verrà replicata in un centinaio di altre città sparse su tutto il territorio nazionale, resta sicurezza perché "non vogliamo dare alcun alibi al governo per giustificare i suoi fallimenti". Un senso di responsabilità che, invece, potrebbe essere più labile nel pomeriggio quando, sempre in Piazza del Popolo, è previsto un sit-in dei 'gilet arancioni'. Circa un migliaio di persone per il bis di quanto accaduto all'ombra del Duomo di Milano, dove distanziamento sociale e mascherine sono stato solamente un'utopia.
 

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