Il provvedimento al vaglio del Mur atteso in Consiglio dei ministri
Semplificare l’utilizzo di beni sequestrati alla criminalità organizzata per la realizzazione di alloggi per studenti universitari. È una delle norme su cui, secondo quanto si apprende, lavora il ministero dell’Università e della ricerca da inserire in un provvedimento atteso già oggi in Consiglio dei ministri, anche se l’esame potrebbe slittare a una successiva riunione. La misura, viene spiegato, si inserisce in un ampio pacchetto di semplificazioni già approvato negli scorsi mesi, su proposta della ministra Anna Maria Bernini, che punta ad accelerare la realizzazione di posti letto, anche per il raggiungimento del target Pnrr fissato a 60mila unità.
I dettagli della proposta
La proposta normativa punta ad ampliare la portata dell’intervento dell’Agenzia del demanio, già autorizzata a destinare immobili statali ad alloggi e residenze universitarie, consentendo il recupero e la destinazione a residenze universitarie anche i beni confiscati alla criminalità organizzata, con l’applicazione delle procedure semplificate in materia urbanistico-edilizia.
Inoltre, si prevede la possibilità, anche per il ministero dell’Università e del Commissario straordinario per gli alloggi universitari, di poter usufruire delle competenze e funzioni della Struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici dell’Agenzia del Demanio, avvalendosi del project management della stessa, come attività di supporto tecnico, incluso il monitoraggio dell’avanzamento degli interventi. La stessa Struttura si occuperà del rilascio dell’attestazione certificante la creazione e la disponibilità all’assegnazione dei posti letto universitari, finanziati con risorse a valere sul Pnrr, necessari per il conseguimento degli obiettivi previsti dal target sull’housing universitario.
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