La premier fa riferimento a Marco Patarnello, sostituto procuratore della Corte di Cassazione

“‘Meloni non ha inchieste giudiziarie a suo carico e quindi non si muove per interessi personali ma per visioni politiche e questo la rende molto più forte, e anche molto più pericolosa la sua azione (…)”. Così un esponente di Magistratura democratica”. Sono le parole riportate dalla premier Giorgia Meloni sul suo profilo X, estrapolate da una mail – pubblicata oggi dal quotidiano Il Tempo – che il giudice Marco Patarnello, sostituto procuratore della Corte di Cassazione, avrebbe inviato ad alcuni colleghi di Magistratura democratica.

Meloni oggi è un pericolo più forte di Berlusconi. Dobbiamo porre rimedio”, si legge nel titolo del quotidiano pubblicato da Meloni a corredo del post sui social.

La mail del giudice Patarnello avrebbe avuto come oggetto la questione dei migranti, dopo la decisione del Tribunale di Roma che ha annullato il trattenimento di 12 persone nei centri allestiti in Albania, e lo scontro tra governo e magistratura che ha fatto seguito alle polemiche.

Santalucia (Anm): “Attacchi preoccupano, su mail Patarnello interpretazioni maliziose”

“Nessun magistrato né l’Associazione nazionale magistrati ha mai detto di voler ‘porre rimedio’ all’azione del presidente del Consiglio. Non cerchiamo alcuna contrapposizione con l’esecutivo, ma viviamo una grande preoccupazione per gli attacchi rivolti ad alcuni uffici giudiziari per il semplice fatto di aver deciso secondo legge e diritto. I magistrati italiani intendono soltanto poter onorare, nel quotidiano esercizio delle loro delicate funzioni, il mandato costituzionale di effettiva garanzia dei diritti delle persone. Rispetto alla mail di un collega diffusa dagli organi di stampa è opportuno sottolineare che quel messaggio poneva in evidenza la necessità di porre rimedio alle sole divisioni interne per difendere le prerogative della magistratura e della stessa giurisdizione. Indulgere in altre maliziose interpretazioni non contribuisce al rasserenamento del clima istituzionale”. Così il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santalucia.

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