Alessandro Battilocchio ha presentato l’audizione del parroco di Caivano
Il presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie, Alessandro Battilocchio, Forza Italia, ha presentato l’audizione di don Maurizio Patriciello, parroco del Parco Verde di Caivano. “Don Maurizio Patriciello, lo sottolineo con una punta di orgoglio, è consulente a titolo gratuito della nostra commissione è per noi un punto di riferimento importante. Il suo impegno quotidiano, non da oggi, è un esempio che dobbiamo difendere e che vogliamo far conoscere sempre di più”, afferma il deputato. “Ci sono dei problemi atavici e la bacchetta magica non ce l’ha nessuno, bisogna andarci con i piedi di piombo – spiega quindi il sacerdote facendo riferimento alle condizioni di vita a Caivano – però quello che è successo in un anno è sotto gli occhi di tutti: il 31 agosto scorso Giorgia Meloni, con mezzo governo, è arrivata in parrocchia e ha fatto delle promesse che ha mantenuto”, racconta Patriciello parlando, ad esempio, dei lavori di riqualificazione del centro sportivo del parco. “Il cammino è ancora lungo, per questo siamo ancora qui”, continua il parroco, che si augura che il modello Caivano potrà essere esportato a tutte le periferie d’Italia: “Gli abitanti delle periferie non sono abitanti di Serie B”, afferma. Partendo da questo spunto, a don Patriciello viene quindi chiesta un’opinione sulla riforma della cittadinanza, di cui si discute molto in questi giorni: “C’è confusione quando si parla dei fratelli che arrivano da fuori e gli italiani. Ogni volta che succede qualcosa di molto grave la prima cosa che si fa è andare a vedere se sono immigrati e italiani. Se sono italiani la notizia passa un po’ in sordina, se sono immigrati ha una certa rilevanza” spiega il parroco. “Dal punto di vista politico io non scendo nei dettagli, perché la cosa è complessa, lasciamo a loro. Però è normale che chi sta in Italia, soprattutto i bambini, hanno gli stessi diritti e gli adulti hanno, nei loro confronti, gli stessi doveri”, conclude Patriciello.
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