La premier è intervenuta anche sulle elezioni francesi: "Semplicistico parlare di sconfitta del RN"

Giorgia Meloni è a Washington, dove parteciperà al vertice che celebrerà i 75 anni della Nato. L’aspettativa della premier è che l’Alleanza, “in un momento storico molto particolare” dia “un grande messaggio di unità e anche un grande messaggio sulla capacità che serve di adattarsi a un mondo che sta cambiando”. L’Italia, dice la premier parlando a Washington con i giornalisti, “porta ad esempio l’attenzione necessaria sul fronte sud dell’Alleanza, inserita nelle conclusioni del vertice”.

Tra i temi del vertice, che si celebra in un contesto geopolitico “estremamente complesso”, c’è “chiaramente il sostegno all’Ucraina, che non mancherà anche in questo vertice”. Meloni si dice “soddisfatta dal lavoro che è stato fatto finora”. Poi, conclude, “vedremo durante questi giorni”.

Ucraina, Meloni: “Da attacco a ospedale segnali diversi rispetto a propaganda russa”

Le immagini del bombardamento russo dell’ospedale pediatrico di Kiev sono “spaventose” e offrono anche “una dimensione della reale volontà, rispetto a una certa propaganda russa, di cercare una soluzione pacifica al conflitto, come molto spesso sentiamo dire”, ha poi affermato Meloni in un breve scambio di battute con i giornalisti a Washington, che “quando si aggredisce così la popolazione civile e lo si fa con questa veemenza, quando ci si accanisce sui bambini, i segnali che arrivano sono altri rispetto a quelli che una certa propaganda vorrebbe far passare”.

Elezioni Francia, Meloni: “Semplicistico parlare di sconfitta del RN”

La lettura di una sconfitta del Rassemblement National nelle elezioni francesi è “un po’ semplicistica“, perché “la verità è che non può cantare vittoria nessuno”. Così Giorgia Meloni nel commentare il voto francese nel quale, sottolinea, “nessuno dei tre schieramenti si è affermato” e “nessuno dei tre schieramenti è in grado di governare da solo”. Inoltre, continua la premier parlando con i giornalisti a Washington, “all’interno di alcuni di questi schieramenti ci sono anche di differenze molto evidenti, quindi vedremo che cosa accadrà”.

Il dato, prosegue, è che “nessuno ha vinto le elezioni” e il Rassemblement National “per paradosso è quello che guadagna più seggi”. La formazione del nuovo governo, ritiene Meloni, “non sarà facile, ma su questo non mi addentro, perché non sono dinamiche che mi competono”. Quanto al quadro europeo generale, Meloni sottolinea “eravamo abituati a un tempo nel quale l’Italia era la nazione instabile in un Europa che aveva tendenzialmente, soprattutto tra le grandi nazioni, governi molto solidi. Oggi, vediamo una realtà molto diversa, un’Italia con un governo molto solido, in un Europa nella quale invece ci sono governi meno stabili del nostro”. 

Ue, Meloni: “Nascita gruppo filoputiniano? E’ ricostruzione da osservatori”

“L’idea di un gruppo apertamente filoputiniano mi sembra una ricostruzione da osservatori”, ha aggiunto Meloni, a cui è stato chiesto se sia preoccupata dalla nascita in Europa di un gruppo parlamentare filoputiniano, in riferimento alla formazione dei Patrioti del premier ungherese Viktor Orban. 

 

 

 

 

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