Il vicepremier: "Mi sembra che Spinelli abbia detto di aver finanziato tutti"

Matteo Salvini ribadisce che Giovanni Toti non deve dimettersi. A chi gli chiedeva se il governatore della Liguria, agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione, dovesse lasciare il suo incarico, il leader della Lega ha risposto parlando a margine del convegno “La casa per gli italiani” di Assimpredil Ance a Milano: “No, è uno che si deve dimettere, per che cosa? Per un sospetto. Si è colpevoli in caso di condanna, non in caso di sospetto giornalistico. Non è ancora una fattispecie di reato il sospetto giornalistico, per fortuna. È condannato? Avete riscritto il codice penale? Perfetto. Allora, se verrà condannato ne riparleremo”.

A chi gli faceva notare la difficoltà per Toti di continuare a governare dai domiciliari, Salvini ha risposto: “Infatti, spero che i giudici se ne rendano conto”, spiegando che le sue affermazioni non costituiscono un invito ai magistrati a liberare Toti. “Sto dicendo che i giudici, ovviamente faranno il loro mestiere, avranno i loro conti, se hanno fatto quello che hanno fatto avranno le loro buone motivazioni”. Salvini ha anche risposto alla domanda sui finanziamenti che la Lega avrebbe ricevuto dall’imprenditore genovese, Aldo Spinelli: “Penso che Spinelli abbia detto che ha finanziato tutti, quindi come altri imprenditori credono in azione politica della Lega. La Diga è stata approvata quando non ero ministro, quindi andate a chiedere ai ministri prima di me. Detto questo io sono assolutamente convinto della importanza di allargare il porto di Genova, a prescindere da Spinelli, da Toti, da Signorini. Io conosco Toti come una persona molto efficiente, per bene, in 8 anni ha fatto tanto per la Liguria e spero che possa continuare a fare tanto. Poi i giudici fanno loro mestiere, quindi spero che dicano in fretta se qualcuno ha sbagliato”. Il vicepremier ha poi aggiunto che “Se Toti uscirà, tornerà a fare governatore. Mi sembra un ragionamento fin troppo banale. Così come io non ho mai chiesto il fermo delle opere a Bari dopo le inchieste per criminalità organizzata a Bari in Puglia. Le opere pubbliche devono andare avanti a Milano, a Bari, a Genova, ovunque”.

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